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Mattia Zaccagni ha ripreso a splendere. Dopo un periodo di ambientamento nella Lazio del comandante Sarri, il centrocampista ex Verona sembra tornato ai suoi livelli. 

Maurizio Sarri ci sperava quando l’ha preso in prestito quest’estate dall’Hellas Verona: Zaccagni può essere l’uomo giusto per dare una svolta tattica e tecnica alla Lazio in ricostruzione. 

Tempo quattro mesi, ed ecco il risultato: il classe ’95 è finalmente al centro degli schemi del tecnico toscano, e ora può guardare con fiducia anche alla Nazionale di Roberto Mancini.

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Zaccagni: rincorsa azzurra

Questa sera la Lazio giocherà a San Siro contro il Milan e il ct Mancini, dopo aver assistito a diverse gare nell’ultimo mese, sarà sugli spalti per visionare, tra gli altri, anche il redivivo Zaccagni. 

L’esterno ha convinto tutti nell’ultimo mese: da Maurizio Sarri che lo ha scelto tra i titolari per cinque volte nelle ultime sette partite, a Mancini che lo ha convocato per lo stage di fine gennaio in Nazionale. 

Con 24 partite stagionali impreziosite da 4 gol e 5 assist, Zaccagni sta risultando una delle note più liete – insieme ai soliti Immobile e Milinkovic-Savic – della Lazio sarriana. Fino a questo momento sono 20 le presenze con la maglia biancoceleste, con dicembre come turning point importantissimo. 

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zaccagni lazio

Fonte: mattiazaccagni20_ (Instagram)

Il mese di dicembre di Zaccagni 

Dopo aver faticato nell’apprendistato di stampo Sarriano, il ragazzo è riuscito ad entrare nelle rotazioni del tecnico toscano con continuità, superando diversi problemi fisici e riuscendo a imporsi come imprescindibile per la manovra tattica della Lazio. 

Da ala sinistra – ruolo che ha ricoperto dieci volte in stagione – Zaccagni ha fornito ben quattro assist dal mese di dicembre a oggi, aggiungendovi due gol per suggellare un’autentica rinascita. 

Se quando aveva lasciato il Verona – dopo i due gol in apertura di campionato – sembrava destinato ad un anno di panchina in attesa del suo momento, oggi per Sarri è “un giocatore quasi completo, molto importante per la manovra” che sta apprendendo molto dai compagni di reparto Pedro e Felipe Anderson. 

Dal mese di dicembre in avanti, infatti, Zaccagni ha giocato fornendo due assist contro la Sampdoria e segnando in sequenza contro Sassuolo e Genoa. A gennaio ha poi continuato la propria marcia trionfale, giocando titolare per tre volte su cinque gare, e servendo due assist, contro Empoli e Fiorentina. 

Proprio l’ultima gara vinta dalla Lazio rappresenta la consacrazione del momento d’oro del centrocampista: un assist e mezzo, giocate di qualità, dribbling e centralità nella manovra offensiva orchestrata da Milinkovic-Savic.

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La Nazionale 

Non resta ora che dedicarsi alla Nazionale, con Mancini in tribuna sarà importante l’esito della prova di questa sera del classe ’95, che potrebbe puntare a una maglia nell’Italia che si giocherà il pass per i Mondiali il prossimo marzo. 

Ala sinistra o falso nueve, Zaccagni può essere uno dei volti nuovi di una nazionale che sta facendo fatica a formare un reparto offensivo coeso. Con l’infortunio di Chiesa e i dubbi su Immobile e Belotti, il laziale potrebbe essere – insieme a Joao Pedro – la novità che Mancini sta cercando per far quadrare il cerchio azzurro.

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