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Inaki e Nico Williams sono una delle storie piĆ¹ interessanti di questo Mondiale in Qatar. Entrambi questi due fratelli sono stati convocati, ma uno (il primo) per il Ghana, mentre il secondo per la Spagna.Ā 

I due Williams peraltro sono compagni di squadra all’Athletic Bilbao, giocano spessissimo titolari dal primo minuto e hanno un rapporto molto stretto. Tuttavia sarĆ  come vedere la replica dei fratelli Boateng, con Jerome che scelse la Germania e Kevin-Prince il Ghana.

Come detto Inaki e Nico sono due giocatori dell’Athletic Bilbao. Tutti e due molto veloci, tutti e due frutti del vivaio dei “Leones”, sempre eccellente. Il piĆ¹ precoce ĆØ stato il secondo, piĆ¹ giovane del fratello di otto anni. “Ina”, classe 1994, giocĆ² infatti la sua prima partita in assoluto con l’Athletic a 20 anni. Nico, che per molti addetti ai lavori ĆØ molto meglio del fratello in prospettiva, i vent’anni li ha compiuti in luglio, ma ha debuttato nella Liga nel maggio 2020, quando era ancora minorenne.

Giocano in due ruoli diversi, perchĆ© Inaki ĆØ sostanzialmente un centravanti, anche se atipico, e che ama partire dalla fascia, destra o sinistra; Nico (Nicholas ĆØ il suo vero nome) ĆØ un esterno offensivo mancino che perĆ² viene schierato a destra. Ci sono anche 5-6 centimetri di differenza tra i due a favore di Inaki, piĆ¹ alto e slanciato rispetto a Nico, un filo piĆ¹ tozzo del fratello.

I fratelli Williams tra Ghana e Spagna

Gli Williams, perĆ², l’abbiamo giĆ  accennato, faranno al Mondiale come i due Boateng. Fratelli sƬ, ma rappresentanti di due squadre diverse: il Ghana per Inaki (che si era fatto tutta la trafila delle under con la Spagna) e le Furie Rosse di Luis Enrique per Nico. In teoria anche il piĆ¹ giovane degli Williams avrebbe potuto optare per le Black Stars, ma la federcalcio iberica probabilmente visti i margini di miglioramento del ragazzo ha anticipato i tempi di un eventuale “furto”.

Inaki e Nico sono nati entrambi in Spagna, nei Paesi Baschi (Inaki parla discretamente anche l’euskera), vivendo tra Pamplona e in seguito Bilbao, nel quartiere popolare di Uribarri. I loro genitori perĆ² erano fuggiti dal Ghana entrando in territorio spagnolo letteralmente saltando al confine con Melilla, l’enclave su suolo marocchino della Corona iberica.

“Siamo dove siamo perchĆ© la nostra famiglia ha rischiato la pelle“, hanno spiegato i due fratelli in una recente intervista con il quotidiano Marca, dove si sono lasciati andare anche ad alcuni aneddoti. “La sera prima delle convocazioni del Mondiale non ho dormito”, ha scherzato Nico, mentre Inaki ha ricordato il periodo della loro infanzia: “Stavamo nella stessa stanza in un letto a castello, io sotto e lui sopra e giocavamo spesso alla Play”. Ora fratelli contro, con possibile incrocio ai quarti di finale, chissĆ .

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