Walter Sabatini è il nuovo direttore sportivo della Salernitana. Giusto dunque ripercorrere la sua carriera e ricordare qualche suo grande colpo.
In casa Salernitana è tempo di cambiamenti e di rivoluzione. Dopo l’arrivo di Iervolino, che è diventato il nuovo proprietario, c’è anche un nuovo direttore sportivo. Dopo i saluti a Fabiani, ecco Walter Sabatini. La sua esperienza e la sua personalità saranno una pietra miliare del nuovo corso dei granata. Questi ultimi puntano su di lui per inseguire un sogno chiamato salvezza. E d’altronde e la sua carriera e il suo curriculum a parlare per lui.
LEGGI ANCHE: Calciatori svincolati 2022: quante occasioni
Sabatini, i migliori acquisti da direttore sportivo
Da calciatore e da allenatore davvero in pochi si ricordano di lui, ma da dirigente può davvero essere definito il re delle plusvalenze. La sua avventura inizia nel 1992 nelle giovanili della Lazio, dove collabora con l’allora responsabile Beppe Dossena. E sotto questa gestione si formano giocatori del calibro di Di Vaio e Nesta. Poi arrivano le avventure alla Triestina, all’Arezzo e al Perugia. Continua, in queste tre piazze, a scoprire talenti. Due nomi importanti sono quelli di Bazzani, ma soprattutto di Gennaro Gattuso.
Per lui poi c’è una brutta parentesi, coincisa con una squalifica e addirittura una radiazione, datata 2000, legata a un tesseramento di un calciatore extracomunitario. Sabatini riesce comunque a far valere le sue ragioni, ricorrendo all’Arbitrato del Coni. Riparte tornando alla Lazio, dove c’entra una qualificazione Champions, portando giocatori come Kolarov, Muslera, Lichtsteiner e Radu. Nel suo curriculum c’è anche l’altra sponda del Tevere, dove non riesce a ottenere grandi risultati. In giallorosso però mette a segno grandissimi colpi: Benatia, Manolas, Nainggolan, Pjanic, Lamela, Salah, Dzeko e Alisson. Insomma, giocatori che hanno fatto gioire i tifosi e rimpolpato le casse della società.
Se è da dimenticare la sua parentesi all’Inter, durata poco più di un anno a causa di divergenze di vedute con i Suning, le perle di Sabatini sono arrivati in quel di Palermo. Basterebbero solo due nomi per spiegare: Pastore e Ilicic. E qualche talento l’ha scovato anche a Bologna, l’ultima sua squadra. Tanti giovani, come Svanberg, Schouten, Theate e Hickey, che stanno trascinando i felsinei. La speranza in quel di Salerno è che i colpi di genio non siano certo finiti.
Siamo su Google News: tutte le news sul calcio CLICCA QUI