Skip to main content

Il caos scaturito recentemente dalla querelle Juventus-Napoli ha messo tanti punti interrogativi su un campionato che partiva giĆ  sotto auspici non proprio esemplari. Adesso, tra problemi con il protocollo, decisioni da prendere e tanti positivi in molte squadra di Serie A, il torneo italiano rischia di subire una pesante battuta d’arresto, se non addirittura di fermarsi. Un rischio che, in fondo, persiste anche se nessuno vuole parlarne ad alta voce. Per provare ad analizzare meglio quanto accaduto in questi giorni, Minuti Di Recupero ha contattato il giornalista esperto di economia e direttore di Sporteconomy Marcel Vulpis. Con lui si ĆØ parlato non solo di eventi recenti ma pure delle conseguenze per il mercato in tempi di COVID-19.

I MARCATORI ITALIANI PIƙ VECCHI DEI 5 MAGGIORI CAMPIONATI EUROPEI

Vulpis: “Monte ingaggi? I costi gestionali restano alti. Juventus-Napoli? Nessuno ha colpe ma il protocollo va rivisto”

Innanzitutto, qual ĆØ il suo parere sulla vicenda che ha coinvolto Juventus e Napoli?

“Di fatto ĆØ successo ciĆ² che doveva succedere. Il protocollo studiato a giugno da parte della FIGC e dei soggetti coinvolti era sicuramente perfetto per quel periodo storico. Nel frattempo, perĆ², la situazione ĆØ cambiata. Anche il numero dei morti sta aumentando, cosƬ come aumentano i contagi. La colpa di questa situazione non ĆØ nĆ© del Napoli nĆ© della Juventus, cosƬ come non lo ĆØ della Lega o della FIGC. Forse il Ministero della Salute poteva essere maggiormente proattivo e guidare il processo di implementazione del protocollo.

Monte ingaggi Serie A 2021: comandano Juve e Cristiano Ronaldo

C’ĆØ stato dolo? Non credo. PerĆ² le casistiche poi cambiano. Il virus ĆØ in continua evoluzione numerica, qualitativa e quantitativa. Le regole di oggi andavano bene a giugno ma non vanno bene adesso. Il problema vero risiede nella scarsa conoscenza dei rapporti tra parti dello Stato, il CTS non comanda sulle ASL. Se quei medici ritengono che quel tipo di contagio possa diventare volano in altre regioni, giustamente i calciatori si fermano. Il rapporto ĆØ Regione-ASL.

Stipendi Serie A 2020 2021 | la classifica dei calciatori piĆ¹ pagati

C’ĆØ stata una mancanza da parte degli addetti ai lavori, cosƬ come scarsa conoscenza del mondo SanitĆ -Regione. La sanitĆ  ĆØ in delega alle Regioni. Se l’unitĆ  sanitaria locale ha ritenuto che i giocatori del Napoli potessero diventare veicoli del contagio la polemica diventa anche inutile. Non ĆØ colpa di nessuno. La Juventus chiaramente stava a Torino, a parti invertite anche il Napoli si sarebbe comportato come hanno fatto i bianconeri, presentandosi allo stadio e aspettando. Ora il Giudice Sportivo ha bloccato la questione. Tutto ĆØ molto difficile”.

Si tende a percepire tutto questo come una lotta tra Juventus e Napoli, quando in realtĆ  potrebbe trattarsi di uno scontro tra mondo del calcio e Stato.

“PiĆ¹ che altro ĆØ uno scontro tra livelli di politica regionali e il rapporto con lo Stato. Agnelli non centra nulla, non ĆØ che ce l’ha con il Napoli. La Lega ha ragione da una parte ma la situazione epidemiologica ĆØ peggiorata. Il protocollo dev’essere rivisto. Secondo me il Napoli non merita il 3-0 a tavolino”.

Inevitabilmente si ĆØ trattato anche di un calciomercato diverso per via del COVID-19.

“Con dei bilanci fondamentalmente in perdita (Juventus e Barcellona avevano entrambe -97 milioni) ĆØ un momento difficile per tutti. Da questo punto di vista, chiaramente la situazione ĆØ difficile, non potevamo aspettarci dei colpi che non potevano esserci. Il mercato italiano ĆØ uno dei piĆ¹ poveri, ed ĆØ stato colpito in pieno da questa crisi”.

MARCO ECHEVERRY, IL 10 BOLIVIANO GENIO E SREGOLATEZZA

Monte ingaggi e playoff: il pensiero di Vulpis

C’ĆØ da valutare ovviamente anche la situazione del monte ingaggi delle squadre di Serie A dopo il mercato.

“Credo che quando hai dei rapporti firmati in tempi pre COVID-19 magari puĆ² esserci stata una limatura, come per il lockdown. I contratti – quindi i costi gestionali – devono essere onorati. Se ĆØ stato stabilito quel tipo di importo e viene pagato, non ĆØ che la mattina ti svegli e non paghi. C’ĆØ un contratto e va onorato. I costi gestionali sono alti ma erano stati fatti presumibilmente in tempi diversi. I nuovi contratti saranno riparametrati a elementi e fattori non compresi finora. Magari nei prossimi contratti ci saranno clausole COVID-19. Per fare un esempio, potrebbe anche essere che un calciatore possa vedersi decurtato lo stipendio in caso di nuovo lockdown”.

In virtĆ¹ di questa crisi, si ĆØ tornato a parlare di playoff per la Serie A. Lei cosa ne pensa?

“Credo che sia una formula moderna. Io sono per l’idea della finale secca tra le migliori due ma dipende dal tipo di stagione. Se la Juve o il Napoli hanno tanti punti sulla seconda (10-15-20), non ha senso fare il format Superbowl. C’ĆØ un chiaro predominio di una delle due. Se invece il numero di punti non risulta piĆ¹ alto di 3-4 (basterĆ  poi decidere un determinato parametro) e quindi se lo scarto ĆØ minimo, magari una sola partita, secondo me ci potrebbe anche stare. Darebbe lustro al prodotto calcio e permetterebbe di fare certe operazioni che ora non si fanno.

Siccome perĆ² gli italiani sono tali e sono furbi pensano a fare il campionato da secondi, a difendere il secondo posto, poi anche se prendono 50 punti dalla Juventus c’ĆØ il Superbowl. Non sarebbe corretto che chi ha avuto perfomance di altissimo profilo possa perdere una partita contro la seconda e perdere il campionato.

Anche la costruzione di come arrivarci quindi dev’essere trasparente, condivisa e con una logica di buonsenso. La soluzione dev’essere condivisa ma non puĆ² essere votata – con rispetto parlando – dal Benevento o dal Crotone o comunque da tutti i club. BensƬ da 6-7 squadre che possono competere realmente competere per il titolo. Al giorno d’oggi, per esempio, potrebbero essere Atalanta, Napoli, Juventus, Inter. GiĆ  il Milan dell’anno scorso, per fare un esempio, non entrerebbe in questo ragionamento. E’ una cosa che andrebbe valutata correttamente, magari anno per anno”.

KEIRRISON, LA CARRIERA DELL’EX FIORENTINA: ROCK E ILLUSIONI

Leave a Reply