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Non è stata una bella serata per il Real Madrid quella di martedì in Champions League: un 3-0 senza diritto di replica quello rifilato dall’Arsenal alla squadra di Carlo Ancelotti, condito dai due capolavori su punizione di Declan Rice. Ai Blancos non resta che sperare nel fattore Santiago Bernabeu al ritorno: se c’è uno e un solo posto dove imprese del genere possono accadere, quello è proprio Madrid. Sarà regolarmente in campo Vinicius Jr, il giocatore più rappresentativo insieme a Mbappé e fra i migliori al mondo per numeri e rendimento negli ultimi anni.

A proposito di Vinicius Jr: il suo contratto con il Real Madrid è in scadenza a giugno 2027, c’è molto tempo a disposizione quindi per arrivare ad un accordo per prolungare ancora. Da parte del club e, soprattutto, da parte del giocatore c’è la volontà di continuare insieme. Il brasiliano lo ha dimostrato rifiutando quello che sarebbe stato il contratto più ricco di sempre nella storia del calcio. Secondo quanto riportato da Cadena SER, negli ultimi giorni è arrivata una clamorosa offerta per strapparlo subito al Real.

La clamorosa offerta per Vinicius dall’Arabia

Un contratto di cinque anni per un valore complessivo di un miliardo: è questa la proposta fatta a Vinicius direttamente dall’Arabia Saudita (e non è la prima volta che ci provano). Il brasiliano ha rifiutato: non solo per una questione di blasone, ma anche per la durata troppo lunga del contratto. D’altra parte, gli arabi non vogliono investire così tanti soldi per un contratto più breve. Da qui il mancato accordo, ma alla base del no di Vinicius c’è, ovviamente, la volontà di restare al Real Madrid e, in generale, in Europa per continuare a scrivere importanti pagine della storia di questo gioco.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.