Vinicius Jr e Jude Bellingham sono i due uomini di copertina della grande sfida che questa sera si terrà a Wembley.
Dall’arrivo di Jude Bellingham a Madrid, il centrocampista inglese e Vinicius Jr hanno iniziato a capirsi, a studiarsi, ad entrare in sintonia come solo i grandi riescono a fare in pochissimo tempo. Il progetto di rigenerazione della Casa Blanca che Florentino Perez ha imbastito all’indomani dell’addio di Zidane è oggi alle sue battute finali e passa necessariamente dalle prestazioni e dal rapporto tra i due. Se da diversi mesi Vinicius e Bellingham giocano uno al fianco dell’altro, questa sera si affronteranno in un match che alimenta l’attesa per i prossimi mondiali, distanti due stagioni ma dal peso specifico importantissimo dopo l’ultima vittoria dell’Argentina. A Wembley, nel teatro che spera di vedere Bellingham riportare la nazionale inglese alla vittoria, Inghilterra e Brasile si sfideranno per la prima volta dal 2017, sfida che sette anni fa terminò con un insapore zero a zero.
Se vogliamo fare un po’ di storia della partita il portale Transfermarkt ci viene in aiuto: le due squadre si sono affrontate ventisei volte, con quattro vittorie dell’Inghilterra, undici pareggi e undici vittorie del Brasile. Tra tutte queste partite però, a noi interessa l’ultima gara ufficiale, giocata al mondiale di Corea il 21 giugno 2002. I protagonisti erano di certo diversi, ma in quel match deciso da una punizione mirabolante di Ronaldinho (che potete vedere QUI) il filo rosso che collega lo stadio di Shizouka al Bernabeu era presente e ben visibile ad occhi attenti. Gareth Southgate, attuale CT dei Tre Leoni, era in panchina e non prese parte al match; in campo Micheal Owen e David Beckham erano i rappresentati inglesi che avrebbero vestito la maglia del Real Madrid nel corso della propria carriera. David Beckham sarebbe approdato nella capitale iberica nell’estate 2003, un anno dopo la vittoria del Brasile, mentre il centravanti avrebbe lasciato Liverpool nel 2004, raggiungendo Becks e alcuni avversari di quel pomeriggio di giugno in Corea del Sud.
Esattamente come Vinicius e Bellingham oggi, anche due decadi fa il Real Madrid vantava rappresentanti di primo piano in quella che può considerarsi come partita tra grandissime potenze del calcio mondiale. Ronaldo e Roberto Carlos – ed un giovanissimo Ricardo Kakà – erano già stelle affermate della nazionale verdeoro e titolari in un Real Madrid che stava iniziando il percorso per la costruzione dei Galacticos di prima generazione. Una squadra talmente forte e mediaticamente influente da divenire termine di paragone per ogni tentativo di replicare quella potenza in futuro. Quel match terminò con la vittoria del Brasile, una gara strepitosa di Ronaldinho e i saluti a tempo indeterminato ad un Inghilterra – Brasile in match ufficiale, cosa oggi manca da ventidue anni.
Vinicius, Bellingham, ma non solo
Il Real Madrid in costruzione non ha in questa grande sfida solamente Bellingham e Vinicius Jr. Qualche settimana fa – appena prima della sfida di ritorno contro il Lipsia – Carlo Ancelotti ha parlato dei giocatori a sua disposizione sottolineando come alleni una rosa piena di talento, composta dai migliori del mondo. Ha quindi raccontato di come Vinicius sia per lui il migliore del mondo, seguito proprio da Bellingham e inserendo sul gradino più basso del podio Rodrygo, altro protagonista della sfida del Bernabeu in maglia verdeoro. Raccontata da Rivista11, l’intervista di Ancelotti ha dato vita ad un pensiero che a Madrid circola da un po’ riguardo le prestazioni di Jude Bellingham. Il tecnico ha spiegato che l’impatto che Jude ha avuto sul calcio europeo dal suo arrivo a Madrid è molto simile – per caratteristiche – all’impatto avuto da Kakà al suo arrivo al Milan. Che il brasiliano sia uno dei giocatori più amati da Carlo Ancelotti è risaputo, e l’opera di ricostruzione che sta compiendo a Madrid assomiglia molto a quanto fatto con il Milan all’arrivo di Ricardo Kakà dopo la vittoria della Champions League del 2003.
Anche il mercato e l’infermeria lambiscono questa sfida tinta di blanco: Eder Militaõ non sarà del match perché intento a recuperare dal brutto infortunio al ginocchio mentre Trent-Alexander Arnold, assente anche lui per infortunio, è entrato nell’orbita del mercato del Real Madrid, con Florentino pronto a sostituire Carvajal arrivato al termine della sua avventura nella capitale.
Un’ulteriore associazione tra Brasile e Inghilterra, che intreccia i fili delle due nazionali rappresentate dai migliori giocatori che il Real Madrid ha scelto come alfieri di un ricambio generazionale dai risultati potenzialmente illimitati.
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