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Amadou Diawara sfortunato protagonista di Verona-Roma. La 1^ giornata di Serie A (per la quale mancano all’appello Benevento-Inter, Udinese-Spezia e Lazio-Atalanta, in programma il 30 settembre) presenta la prima polemica della stagione. Il match tra Verona e Roma, giocato sabato 19 settembre terminato 0-0, è stato tramutato in un 3-0 a tavolino per gli scaligeri. La causa di ciò è dovuta alla decisione dei giallorossi di schierare il centrocampista guineano ex Napoli, nonostante non fosse nella lista dei 25 giocatori consegnata prima della partita.

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Diawara non più Under 22: il motivo della discordia

Una leggerezza costata cara dunque alla Roma, che però merita ulteriori spiegazioni. Ogni società è chiamata comporre la cosiddetta “Lista Serie A”, da consegnare alla Lega entro le 12 del giorno che prima della partita. Questa lista è composta da 25 giocatori che hanno già compiuto 22 anni, mentre per gli “Under 22” da poter mandare in campo non c’è un numero prestabilito.

Nella passata stagione Diawara non faceva parte degli “Over 22” e, in vista di Verona-Roma, è stato nuovamente escluso dalla lista. Peccato che abbia compiuto 23 anni lo scorso 17 luglio e quindi, da regolamento, non avrebbe potuto scendere in campo essendo fuori dalla “Lista Serie A” composta dalla Roma per la prima giornata di campionato.

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La reazione della Roma: pronto il ricorso

La notizia ha destato scalpore all’interno dell’ambiente giallorosso, causando anche qualche scossone interno. Il segretario generale della società Pantaleo Longo, responsabile di comporre e consegnare la lista alla Lega, ha già presentato le dimissioni. Il club del nuovo proprietario Friedkin non ha comunque intenzione di alzare bandiera bianca su questa vicenda. La società è infatti pronta a fare ricorso, sottolineando il fatto che tra gli “Over 22” ci fossero ancora quattro posti disponibili. L’assenza di Diawara nella lista è stata dunque una leggerezza in buona fede, non una tattica per provare ad aggirare le regole.

Difficile però che il ricorso presentato dalla Roma possa avere esito positivo, come evidenziato dal presidente della Figc Gabriele Gravina a margine della 6^ edizione del premio “Giuseppe Colalucci”. Queste le dichiarazioni di Gravina: “Ci sono poche speranze per un eventuale ricorso. C’è stata l’applicazione di una norma molto chiara, ma lasciamo ogni valutazione ai giudici che sono molto attenti e preparati e possono dare un giudizio più preciso”

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Il caso di Sassuolo-Pescara: altro k.o. a tavolino

Quanto sta accadendo alla Roma rischia di creare un precedente scomodo, in vista di altri eventuali casi simili. Andando a ritroso nella storia della Serie A, invece, è già successo che una squadra abbia perso un match a tavolino per aver schierato un giocatore “fuori lista”. Si tratta del Sassuolo, protagonista in negativo della sfida contro il Pescara datata 28 agosto 2016.

Dopo aver vinto per 2-1, i neroverdi si vedono cancellare i tre punti conquistati sul campo. Il motivo è legato all’utilizzo nel finale della partita di Antonio Ragusa, acquistato dal Cesena dopo aver presentato la “Lista Serie A” per il match e quindi impossibilitato a scendere in campo. La Lega conferma successivamente tale decisione, non avendo ricevuto comunicazioni dal Sassuolo prima della partita riguardo all’acquisto di Ragusa e quindi respingendo il ricorso degli emiliani. I prossimi giorni diranno se la Roma avrà più fortuna in questo senso.

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