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Una salvezza inaspettata, la valorizzazione di vari talenti e un gioco esteticamente tra i migliori della Serie A: Ivan Juric e il Verona insieme per altri tre anni

Poco più di un anno fa l’Hellas Verona festeggiava il ritorno in Serie A al termine di un tiratissimo playoff vinto in extremis contro il Cittadella. La stagione 2019/20, che si preannunciava di grande sofferenza, è però stato un inaspettato successo. Nemmeno il più ottimista dei tifosi gialloblu avrebbe pensato di disputare un’annata del genere: per lunghi tratti, infatti, l’Hellas è stata una delle squadre più divertenti e propositive del campionato.

Il merito, in primis, va ascritto al grande lavoro portato avanti da Ivan Juric, arrivato quasi per caso – i maligni dicono che il presidente Setti abbia fatto un favore all’amico Preziosi, sgravandolo di un ingaggio pesante a bilancio – ma subito consolidatosi come una delle proposte in rampa di lancio dell’intera Serie A. Dopo alcuni mesi in stand-by per decifrare il proprio futuro, Juric ha ufficialmente firmato il rinnovo di contratto con il Verona, sposando per altri tre anni il progetto dell’imprenditore caripigiano.

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Juric resta a Verona: un rinnovo inaspettato

Un rinnovo quasi inaspettato, visto che nelle ultime settimane almeno due società hanno sondato la disponibilità di Ivan Juric per la prossima stagione. Urbano Cairo lo aveva inquadrato come piano B al probabile arrivo di Marco Giampaolo, mentre la Fiorentina è sempre stata più che convinta a farne l’erede di Beppe Iachini. Invece il croato, figlioccio calcistico di Gasperini, rimarrà a Verona per portare avanti un progetto sportivo improntato in primis sulla valorizzazione dei talenti.

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Dopo aver maturato esperienze discrete tra Crotone e Genoa, sempre sulla scia del già citato Gasperini, Juric avrà per la prima volta l’opportunità di lavorare sul lungo periodo. E, visto che le risorse destinate a rinforzare la squadra saranno abbastanza risicate, Setti spera che la scelta di vincolarlo per tre stagioni possa sortire gli stessi risultati di quest’anno. La squadra, partita come Cenerentola del campionato, si è fin da subito messa al riparo dalle sabbie mobili della bassa classifica, galleggiando sempre in zone europee.

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La valorizzazione dei talenti

Il mezzo principale sul quale è stata costruita la stagione attuale è senza dubbio la valorizzazione smisurata di talenti, affiancata al rilancio di alcuni calciatori che avevano bisogno di cambiare aria per tornare ad essere decisivi. Per quanto riguarda la prima categoria, va sottolineata la crescita di Marash Kumbulla, italo-albanese classe 2000 nonché uno dei centrali difensivi migliori dell’intera stagione, al fianco del quale è esploso Amir Rrahmani, kosovaro 26enne promesso sposo del Napoli.

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E che dire di Soufyan Amrabat? A gennaio la Fiorentina ha anticipato la concorrenza accordandosi per il passaggio in viola in cambio di quasi 11 milioni di euro, circa il triplo di quanto solo un anno fa il Verona aveva speso per strapparlo al Bruges. Al suo fianco è rinato uno degli ‘esodati’ del Genoa – l’asse col club rossoblu si è rivelato molto proficuo -, quel Miguel Veloso tornato a dettare tempi di gioco e geometrie. E poi Faraoni, Lazovic ma Zaccagni e Pessina, altri due pezzi pregiati della rosa veronese plasmati dal croato.

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Le prospettive future

Insomma, Juric ha rappresentato il fattore decisivo per la salvezza del Verona. Il suo 3-4-2-1 ha esaltato ogni singolo componente della rosa, che però inevitabilmente verrà impoverita dalla prossima sessione di mercato. I profili che interessano altrove sono molti e, oltre ad Amrabat e Rrahmani – già venduti -, l’Hellas si priverà anche di Kumbulla e Pessina, più altri vari ed eventuali.

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E qui viene il bello, perché l’ex genoano sarà obbligato a fare di necessità virtù, scoprendo nuovi giocatori da lanciare a seconda dei profili che Tony D’Amico, direttore sportivo del Verona, porterà in dote dal mercato. Sicuramente Setti consoliderà alcune partnership con altre realtà della massima serie – oggi i gialloblu hanno la maggior parte dei calciatori in prestito -, opererà qualche scambio e proverà a pescare il jolly da qualche campionato meno battuto. Sperando che Juric, ovviamente, compia un altro miracolo.

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