In vista di una stagione che la vedrà tornare meritatamente a competere in Champions League e cercare di alzare l’asticella anche in campionat, la Lazio si è rinforzata in attacco con Vedat Muriqi: scopriamo insieme la sua storia e le qualità che hanno stregato Tare.
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Vedat Muriqi, dalle macerie della guerra alla Serie A
In un calcio dove il fattore fisico è ormai sempre più preponderante, come dimostrato nell’ultima Serie A dal rendimento di attaccanti come Lukaku, Zapata e Ibrahimovic – che pur 38enne resta ancora atleticamente imponente – la Lazio ha pensato bene di andarsi a rinforzare con un giocatore che ha tutte le caratteristiche che servono per lasciare il segno nel nostro campionato.
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Parliamo di Vedat Muriqi, acquistato dal Fenerbahçe per 18 milioni di euro (più 2 di bonus legati al raggiungimento di determinati obiettivi) e che andrà a rinforzare un reparto offensivo dove la squadra guidata da Simone Inzaghi era indubbiamente carente.
Pur potendo contare su un certo Ciro Immobile, Scarpa d’Oro 2020 e capace di tenersi alle spalle nomi come Messi, Cristiano Ronaldo e Lewandowski, l’Aquila infatti necessitava di un ricambio di spessore, in grado di sopportare la panchina e di rappresentare una soluzione anche a partita in corso.
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Vedat Muriqi corrisponde perfettamente a questo identikit: sconosciuto ai più – in questo senso tipico colpo “alla Tare” – l’attaccante kosovaro ha più volte dimostrato nel corso della sua carriera di saper cogliere l’attimo giusto per lasciare il segno e di essere uno che non molla un centimetro.
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A dimostrarlo l’amichevole/provino con il Teuta Durazzo del gennaio 2013: come racconta Panorama Sport, sito specializzato albanese, l’allora 18enne Muriqi segna, convince e si guadagna un contratto con uno dei top club d’Albania, il primo step verso il calcio che conta.
Da allora il centravanti kosovaro è stato protagonista di una costante rincorsa verso l’alto, una continua serie di esami superati senza mai arrendersi e affrontati con la feroce determinazione di chi insegue il proprio sogno ed è pronto a fare di tutto per realizzarlo.
Fino all’arrivo, è storia di queste ultime ore, in quella Serie A che con tutti i suoi problemi resta comunque uno dei campionati top d’Europa e rappresenta ancora la terra promessa per chi è cresciuto tra le macerie della guerra del Kosovo.
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Vedat Muriqi, le caratteristiche tecniche
Gran merito della scalata deve essere senza dubbio ascritto alle qualità atletiche di questo vero e proprio gigante dell’area di rigore, 194 centimetri per 92 chili di muscoli che lo rendono un cliente difficile per qualsiasi difensore e una boa capace di spostare gli equilibri negli ultimi 16 metri.
Muriqi è straripante dal punto di vista atletico, ne è consapevole e sa come sfruttare il fisico che madre natura gli ha dato in dono per avere la meglio sui difensori avversari.
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La tentazione di classificarlo come un centravanti “old school” è forte, ma sarebbe un errore: vero è che Muriqi è capace di lottare spalla a spalla con chiunque – merito anche di un carattere forte e coraggioso – e di fungere da punto di riferimento offensivo per i compagni, ma pensare che sia monodimensionale è decisamente sbagliato.
Nel corso dell’ultimo anno, infatti, le sue prestazioni hanno impressionato numerose icone del calcio turco, che hanno più volte sottolineato sia le qualità tecniche e tattiche di Muriqi sia la feroce determinazione nel migliorarsi che lo ha portato dalla seconda divisione locale al recente approdo in Serie A.
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Punto di svolta la discesa nella seconda divisione turca nel 2017 con la cessione al Çaykur Rizespor: invece di perdersi d’animo Muriqi si è rimboccato le maniche, trasformandosi completamente grazie a una costante serie di allenamenti extra, come ha raccontato il suo allenatore – e leggenda del calcio locale – Okan Buruk a NTV Spor.
Ed ecco così il bomber capace di riprendersi la Süper Lig con 8 gol in 16 gare e poi di confermarsi ad alto livello con due stagioni strepitose, una ancora con il Çaykur e la seconda, l’ultima, con un Fenerbahçe deludente e clamorosamente fuori dall’Europa ma in cui il centravanti si è confermato come un bomber strepitoso.
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Un’alternativa importante per Inzaghi
Non solo gol, attenzione, e come abbiamo detto non solo sportellate con i difensori avversari: Vedat Muriqi è oggi un centravanti completo, capace di giocare spalle alla porta ma letale quando cerca la rete, in grado di aprire spazi ai compagni e che può sorprendere con numeri tecnici che in pochi si aspetterebbero da un giocatore così imponente.
Come ha detto un’altra leggenda del calcio turco, Ridvan Dilmen, “alcuni attaccanti sono rapidi, altri sono potenti, Vedat ha entrambe queste qualità”. Il tedesco Max Kruse, suo compagno al Fenerbahçe e che di Bundesliga ne ha vista parecchia, lo ha addirittura paragonato a Robert Lewandowski.
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Rapido negli spazi brevi, possente, tecnico e ferocemente determinato a lasciare il segno, Vedat Muriqi rappresenta il rinforzo ideale per la Lazio, un attaccante capace di rispettare le gerarchie e di fornire un contributo diverso rispetto a Immobile, che in determinate situazioni potrebbe addirittura sfruttare gli spazi che il kosovaro sarà capace di aprire per lui.
Certo l’impatto con un calcio competitivo come il nostro è tutto da verificare, ma la sensazione è che dopo aver lottato tanto per arrivare fino a qui Muriqi non si tirerà indietro di fronte a questa nuova sfida.
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