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Il nuovo obiettivo della Roma è stato al centro di un caso clamoroso ed inaccettabile: fu utilizzato per modificare i conti di una società

La Roma lavora sul mercato in vista della prossima stagione. I Friedkin stanno programmando il futuro con De Rossi, 40 anni, con il chiaro obiettivo di rinforzare la rosa a disposizione del tecnico ed affrontare una stagione da protagonista il prossimo anno, magari provando a centrare la qualificazione in Champions League, una vera e propria chimera per i giallorossi. Tra i tanti calciatori nel mirino della dirigenza, ce n’è uno con una storia davvero particolare. Suo malgrado è stato al centro di un vero e proprio caso, utilizzato addirittura per alterare i conti della società. Il calciatore in questione è Ernest Nuamah, 20 anni, principalmente esterno destro offensivo ma in grado di giocare anche sull’out opposto. Il classe 2003 nell’ultima stagione ha disputato 29 presenze in Ligue 1 con la maglia del Lione con tre gol e due assist all’attivo. Un calciatore promettente, dal sicuro avvenire che sarebbe pronto al grande salto in Serie A per proseguire anche nel suo processo di crescita. Nuamah è stato al centro di un vero e proprio caso la scorsa estate.

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Nuamah ed il trasferimento al Lione attraverso il Molenbeek

Uno dei pezzi pregiati dell’estate 2023, Nuamah scelse l’Olympique Lione per proseguire la sua carriera calcistica lasciando così la Danimarca ed il Nordsjaelland, club nel quale aveva realizzato in 49 gare 20 gol e cinque assist. Il Lione è ugualmente una delle formazioni più blasonate del torneo francese e spesso anticipa le avversarie – anche più forti – sui giovani talenti internazionali. Eppure non è stato il club transalpino ad acquistare il giovane ventenne. Il Lione l’ha infatti ingaggiato con la formula del prestito dal Racing White Daring Molenbeek, il RWDM, club belga militante nella Juliper Pro League. Ebbene, questa società ha speso ben 30 milioni di euro per il cartellino del calciatore poi girato in prestito al Lione. Un aspetto a dir poco strano che non poteva non accendere i riflettori. L’operazione, infatti, non era certo possibile per un piccolo club promosso in prima divisione solo nel 2022 dopo una scalata dalla sesta serie. Com’è stato possibile, quindi? La Eagle Football è la proprietaria del club di Molenbeeck: si tratta di una conglomerata il cui capo è l’imprenditore John Textor, 58 anni, che ha altri quattro club, Botafogo in Brasile, Crystal Palace in Premier League, FC Florida negli USA e Lione, acquistato nel 2022 da Aulas. Il club transalpino, a causa della situazione debitoria, non ha potuto investire massicciamente sul mercato per non violare il Fair Play Finanziario. Da qui l’espediente di utilizzare il club belga per il più mero sistema delle scatole cinesi. Ma è tutto legale? Si è decisamente borde line, considerato come non siano precise e determinanti le regole sulle multiproprietà. E così il Molenbeek potrebbe ricevere solo una multa per la violazione del FPF, una sanzione pecuniaria che di certo Texton non avrebbe problemi a pagare.