Alla scoperta del Tottenham, l’avversario del Milan agli ottavi di Champions League 2022/2023: cosa aspettarci dagli Spurs allenati da Antonio Conte?
Un incrocio dal sapore di derby, dopo le de stagione passate da Antonio Conte sulla panchina dell’Inter: ora c’è lui sulla strada del Milan in Champions League, avversario dei rossoneri agli ottavi della competizione.
Obiettivo principale, quello di riuscire a riportare a casa un trofeo che manca ormai dal 2008 (quando gli Spurs vinsero la Coppa di Lega), sfatando una sorta di maledizione che da anni tormenta il club inglese, uno dei più ricchi e competitivi al mondo. Un compito tutt’altro che semplice, però, data la grande competizione in ambito nazionale. In più, Conte ha un altro tabù da superare: quello che lo vede sempre stentare nelle coppe europee.
La stagione del Tottenham: ancora in alto mare
Dopo un’ottima partenza, la squadra di Conte ha iniziato a rallentare in Premier League, e adesso si trova solo quarta, a otto punti dalla vetta. Soprattutto, suscita qualche perplessità il fatto che, nonostante le ingenti spese sostenute in estate per i nuovi acquisti (170 milioni di euro, per arrivare a giocatori come Richarlison, Romero, Bissouma, più i parametri zero Perisic e Lenglet), il Tottenham abbia perso tutti gli scontri diretti con le big d’Inghilterra (Arsenal, Manchester United, Newcastle e Liverpool), con la sola eccezione del pareggio col Chelsea a inizio stagione.
Non che in Europa le cose siano andate molto meglio: nonostante la qualificazione come prima del suo gruppo, la formazione londinese ha incontrato più difficoltà del previsto in un girone sulla carta molto abbordabile, con Eintracht Francoforte, Sporting Lisbona e Olympique Marsiglia.
Antonio Conte è un tecnico di grande carisma e fama, ma sono in tanti a pensare che la sua esperienza agli Spurs sia destinata a non finire molto bene: il suo contratto scade a fine stagione, e attorno a lui girano già altre sirene (quella della Juventus su tutte). L’allenatore pugliese si è lamentato, dopo le ultime difficoltà della sua squadra, chiedendo ulteriori rinforzi, cosa che difficilmente può aver fatto piacere a una dirigenza che ha già sborsato più della maggior parte delle avversarie pochi mesi fa.
Come gioca il Tottenham
In Inghilterra Conte ha maturato qualche novità rispetto al suo classico 3-5-2, preferendo sempre piùspesso un attacco a tre o due più uno, per sfruttare al meglio la ricchezza offensiva della sua rosa.
In porta gioca indiscutibilmente Hugo Lloris, mentre nel terzetto difensivo l’unico nome imprescindibile è Eric Dier, accanto al quale si vedono principalmente Cristian Romero e Ben Davies, ormai stabilmente riadattato a braccetto sinistro.
Pierre-Emile Hojbjerg e Rodrigo Bentancur sono i due pilastri del centrocampo, mentre sugli esterni Conte utilizza il terzino Emerson Royal a destra, protagonista di un’ottima crescita di rendimento, e Ivan Perisic a sinistra, nella stessa posizione in cui lo aveva reinentato all’Inter.
In attacco, l’allenatore italiano punta ovviamente su Harry Kane come punta centrale, affiancato da due ali o mezze punte rapide e tecniche, ovvero Son Heung-min e il nuovo arrivato Richarlison.