Maurizio Sarri, sorprendentemente rimasto senza panchina, è tornato a parlare dopo l’addio alla Lazio e un’estate trascorsa ad attendere l’offerta giusta. Una proposta concreta non è arrivata nonostante le tante voci e ora che si parla di un possibile approdo al Milan al posto di Fonseca, l’allenatore toscano ha scelto La Gazzetta dello Sport per parlare di calcio e delle sue esperienze in Italia.
Tanti i temi toccati ma in particolare ha sorpreso per le tante belle parole scelte per raccontare il Napoli e la società con cui ha sfiorato lo scudetto. Dopo aver fatto i complimenti ad Antonio Conte perché in grado di far investire i suoi club, Maurizio Sarri ha parlato con ammirazione di Aurelio De Laurentiis: “impulsivo caratterialmente, ma sotto la sua gestione il Napoli è cresciuto e gli sarò sempre grato per avermi fatto allenare la squadra del cuore”.
Inoltre ha voluto sottolineare la generosità del presidente del Napoli ritenuto da molti come una persona con il braccino corto “a Natale faceva sempre regali importanti”. Sempre parlando della sua esperienza sulla panchina partenopea parole al miele per Gonzalo Higuain ritenuto “attaccante ideale” e sorprendenti scuse ad una persona nel mondo del calcio. Maurizio Sarri ha ammesso infatti di avere un rimpianto legato a Christian Maggio.
Sarri ha spiegato come la sua ultima partita alla guida del Napoli, nel maggio 2018, coincidesse con l’addio di Maggio alla squadra azzurra. Preso dall’obiettivo di raggiungere i 91 punti in campionato, Sarri decise di non far entrare Maggio in campo, un gesto che in seguito ha riconosciuto come un errore. “Mi sono scusato personalmente con lui quando ci siamo rivisti qualche mese fa a Coverciano,” ha dichiarato Sarri, mostrando umiltà e autocritica.