Riccardo Tonin è il nuovo nome per l’attacco del Milan: arrivato in rossonero a 14 anni, si è messo in mostra con gli Allievi e la Primavera
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L’emergenza infortuni si è imbattuta sul Milan e, in vista della partita di Europa League contro il Manchester United, Stefano Pioli attinge a piene mani dalla Primavera. Nella lista dei convocati figura anche Riccardo Tonin, aggregato alla prima squadra per via delle tante defezioni in casa rossonera. Tonin, classe 2001, è uno dei talenti in rampa di lancio del settore giovanile del Milan e in tanti si stanno chiedendo se il tecnico gli offrirà la soddisfazione di uno spezzone contro i Red Devils.
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Riccardo Tonin, la carriera
Originario di Arzignano, è arrivato al Milan all’età di 14 anni dopo aver letteralmente spaccato le porte a livello semi-amatoriale con il Trissino, piccola realtà della provincia vicentina dove il ragazzo si è sgrezzato approcciandosi con il calcio giovanile. In rossonero, Tonin ha vinto da protagonista il campionato Allievi, guadagnandosi la chiamata di più rappresentative giovanili.
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Nonostante ora sia uno dei ragazzi più apprezzati della Primavera, il salto in alto inizialmente non è stato assorbito benissimo, con pochi spazi a disposizione soprattutto quando giocava sotto età. Quest’anno invece le cose stanno andando meglio, con il Milan che – da neopromosso – sta disputando una stagione più che discreta.
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Tonin, caratteristiche tecniche e ruolo
Centravanti dotato di un buon fisico, sviluppato, compatto e ben distribuito su 180 centimetri di altezza, possiede una buona tecnica di base e sa muoversi bene principalmente in area di rigore. In passato è stato paragonato ad Andrea Petagna, altro prodotto del settore giovanile rossonero che ora si sta togliendo qualche soddisfazione in Serie A.
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La sua forza fisica gli permette di difendere bene il pallone e, grazie al corpo, di proteggere la sfera per far salire e aprire spazi per i compagni. Un vero e proprio terminale offensivo, che anche in fase di non possesso si spende in aiuto alla squadra, portando un buon pressing sul portatore di palla avversario. In realtà, vedendolo muoversi in campo, più che Petagna sembra di vedersi muovere il primo Wayne Rooney.
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Ora toccherà a Pioli valutarlo in un ambito superiore, con la consapevolezza che – negli ultimi anni – molti giovani centravanti sono emersi dal vivaio del Milan, ma con alterne fortune. Tonin, dal canto suo, è un ragazzo tranquillo che brilla per abnegazione e spirito di sacrificio anche in allenamento. Piccola curiosità: quando segna esulta sempre con dedica al corpo degli Alpini, per il quale ha una vera e propria passione.
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