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Tom Collomosse ci parla della Superlega, che ha occupato la gran parte delle ore di quest’ultima settimana di calcio internazionale modificando le carte in tavola e mostrando come la voce dei tifosi ancora pesi moltissimo nel mondo del calcio. 

Dopo l’uscita dei club inglesi e le dichiarazioni dell’Uefa, sembra che la possibilità di vedere la Superlega iniziare nella prossima estate sia ormai naufragata, ma cos’è successione Inghilterra? 

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Una settimana di ordinaria follia nel calcio europeo in cui è successo di tutto e il contrario di tutto, ne vogliamo parlare con il collega del Daily Mail Tom Collomosse, amante del calcio italiano, anche se oggi vogliamo parlare sopratutto del punto di vista inglese della faccenda. 

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Tom Collomosse, la Superlega per gli inglesi

Tom ci spieghi che cosa aveva convinto le grandi della Premier League a sposare il progetto Superlega, in Italia il calcio non funziona benissimo mentre in Premier si, quindi fa più sorpresa che i club inglesi volessero mettere in atto questo boicottaggio delle istituzioni tradizionali, e cosa poi le ha spinte a fare un passo indietro: insomma, che cos’è successo in quelle 48 ore? 

É una domanda interessante, credo che, se anche il calcio inglese vada meglio del calcio italiano sotto il profilo economico, la pandemia ha avuto effetti su tutto il mondo del calcio. Quindi anche i grandi club inglesi sono preoccupati, e questa pandemia ha spinto i club ad accelerare questo progetto che c’era già da diversi anni. In seconda istanza, sotto il profilo sportivo, sai Andrea che club come Arsenal e Manchester United sono di proprietà americana e nello sport americano non si può retrocedere.”

Quindi, Tom Collomosse, la mentalità americana li portava ad immaginare un calcio più simile agli sport americani?

Esattamente. I ricavi sono più sicuri anno dopo anno, nel calcio non è così. Hanno avuto sempre una grande paura da quando il Leicester ha vinto la Premier, perché quello proprio non doveva succedere. Quindi questi due motivi, la paura di non concludere tra le prime quattro e l’effetto della pandemia sui bilanci hanno spinto verso la Superlega.”

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Per quanto riguarda la decisione del no? E quanto pesa secondo te la pressione dei tifosi? Perché io penso che il desiderio della gente conti si, ma certe cose come le minacce della Premier League e dell’Uefa contino di più in questo caso. 

Il no ha visto la pressione dei tifosi, dei media, del Governo che in Inghilterra ha fatto molto. É vero che la pressione dei tifosi è stata importante, ma più che altro sono stati sorpresi dell’unità della gente. I tifosi di Arsenal, Leeds, Manchester, Liverpool si sono uniti tutti, non c’è stato nemmeno un tifoso che sia uscito allo scoperto dicendo <questa è una buona idea>. C’è stata un’unità totale molto rara nel nostro calcio, perché abbiamo rivalità storiche. É vero però che la gente in questo caso non conti quanto i bilanci e l’Uefa.” 

Per seguire l’intervista completa a Tom Collomosse, cliccate sul video di YouTube e iscrivetevi al canale di Minuti di Recupero. 

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