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Esonerato Tabarez, finisce uno dei più lunghi cicli di un ct sulla panchina di una Nazionale, che ha segnato la resurrezione dell’Uruguay. Ecco i risultati ottenuti dal Maestro.

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Finisce qui la storia di Oscar Washington Tabarez alla guida dell’Uruguay: fatali gli ultimi deludenti risultati, in particolare il tonfo di mercoledì in Bolivia, con la sconfitta per 3-0 della Celeste che mette a rischio il percorso verso Qatar 2022.

Con ancora quattro match da giocare, la Nazionale di Montevideo è solo settima su dieci, anche se solo a un punto dalla zona qualificate. Tuttavia, da un po’ sembrava che il lungo ciclo del Maestro fosse ormai giunto alla fine. Ma cosa lascia Tabarez alla storia del calcio uruguayano.

L’allenatore insegnante che ha cambiato l’Uruguay

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Una storia particolare, quella di Tabarez: difensore modesto e spesso infortunato, già durante la carriera lavorava come insegnante di scuola elementare, e non ha mai nascosto che la sua vera formazione come tecnico sia avvenuta lì. Non a caso ha poi preso ad allenare a livello giovanile, vincendo i Giochi panamericani con l’U-20 dell’Uruguay nel 1983.

 

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A livello di club ha guidato Danubio, Wanderers, Peñarol e soprattutto Boca Juniors (con cui fu campione nazionale d’Apertura nel 1992), per poi trasferirsi in Europa, allenando Cagliari, Milan e Real Oviedo, anche se senza troppa fortuna. All’inizio del Nuovo Millennio fece ritorno in Sudamerica, per brevi esperienze in Argentina con Velez Sarsfield e Boca Juniors.

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Ma la sua storia è ovviamente legata alla Celeste, che ha guidato in due riprese. La prima è stata tra il 1988 e il 1990, centrando il secondo posto in Copa America e gli ottavi di finale a Italia 1990. Ma è stato il suo secondo ciclo, iniziato nel 2006 e proseguito fino a ieri, quello per cui è maggiormente ricordato.

Risultati e trofei di Tabarez alla guida dell’Uruguay

Il suo ritorno sulla panchina della Nazionale ha segnato la resurrezione della Celeste: da quando aveva lasciato quel posto, dopo i Mondiali del 1990, l’Uruguay aveva subito una grave crisi di risultati, riuscendo a qualificarsi alla Coppa del mondo solamente in un’occasione su quattro (nel 2002, uscendo al primo turno). Non vinceva un titolo dalla sorprendente Copa America del 1995, ultimo acuto di Enzo Francescoli.

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Tabarez ha così saputo ricostruire un’identità di gioco, aiutato dall’esplosione di una nuova generazione d’oro (Lugano, Godin, Forlan, Suarez e Cavani), con cui ha subito ottenuto il quarto posto ai Mondiali del 2010, il miglior risultato dell’Uruguay da quarant’anni.

oscar tabarez

Fonte: Instagram @o_sivas_

Ma il suo capolavoro è stato ovviamente la conquista della Copa America del 2011 in Argentina. In questi anni (2010 e 2011), è stato premiato due volte come miglior allenatore del Sudamerica, e nel 2011 ha ricevuto anche il premio dell’IFFHS come miglior ct al mondo.

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In questi 15 anni, Tabarez è sempre riucito a superare il primo turno dei Mondiali, e solo una volta ha fallito la stessa impresa in Copa America (nell’edizione del 2016). Complessivamente, le sue due parentesi alla guida della Celeste lo hanno portato a disputare 135 partite, divise in 64 vittorie, 34 pareggi e 36 sconfitte, con 212 gol segnati e 138 subiti.

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