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Stoccarda non ha vissuto anni tranquilli, perlomeno calcisticamente parlando. Dopo due retrocessioni in Zweite Liga e con un Thomas Hitzlsperger in più in società, sembra tornata la calma nel Baden-Württemberg.

I biancorossi guidati dallo statunitense con origini italiane Pellegrino Matarazzo occupano attualmente la decima posizione in classifica. Eppure, nelle ultime settimane, sembrava poter crollare tutto da un momento all’altro.

Clima rovente attorno a Hitzlsperger

Come sottolineato dal Guardian, la figura di Thomas Hitzlsperger – ex centrocampista con una breve parentesi anche in maglia Lazio, e, soprattutto, uno dei primi calciatori a fare coming out durante la propria carriera – stava diventando sempre più scomoda all’interno dell’organigramma dei biancorossi. L’attuale CEO del club, infatti, viveva una sorta di conflitto di interessi con il presidente dello Stoccarda, Claus Vogt, dopo aver presentato la sua candidatura nella corsa alle elezioni presidenziali che si svolgeranno in primavera.

Nella serata di domenica, però, è arrivato l’annuncio pacificatore, con il ritiro della candidatura: “Lo sto facendo per responsabilità nei confronti del nostro club e dei miei dipendenti. Abbiamo bisogno nuovamente di tranquillità nel club”. Tutto è bene quel che finisce bene, dunque, con la chiusura idilliaca di un weekend iniziato con la vittoria per 2-1 sul Mainz.

Tra l’altro, in quest’ultima gara, la squadra di casa ha sfoggiato una divisa speciale, con la classica fascia centrale stavolta dipinta d’arcobaleno, nel fine settimana in cui le compagini tedesche hanno reso omaggio a coloro che sono stati perseguitati per la propria identità di genere da parte del regime nazista.

I tifosi biancorossi coltivano una vera e propria ammirazione nei confronti della bandiera del club, baluardo nella vittoria della Bundesliga nella stagione 2006/2007. Il suo passo indietro nelle ambizioni societarie, dunque, è stato accolto come un emblematico gesto d’amore, facendo sì che l’alchimia con Hitzlsperger crescesse ancora di più.

Spostandosi al campo, invece, si nota un gruppo giovane e pieno d’ambizione, che si poggia su basi tanto concrete quanto ricche di margini di miglioramento.

Stoccarda

Fonte immagine: Twitter @chirichampions

Lo Stoccarda non ha preoccupazioni

Il decimo posto accennato in precedenza non desta particolari preoccupazioni. Lo Stoccarda, infatti, si trova nella classica posizione spartiacque, a +8 dal play-out per la retrocessione ed a -7 dalla zona Europa League. La crescita della neopromossa è merito del già citato Hitzlsperger, ma anche del tecnico Matarazzo e soprattutto del direttore sportivo Sven Mislintat, con a curriculum esperienze al Borussia Dortmund ed all’Arsenal.

In particolare, la mano di Mislintat si nota nel corteggiamento e successivo sviluppo di giovani leve, capaci di trascinare la squadra con un’ambizione da pochi eguali. L’uomo che ha portato a Dortmund elementi come Pierre-Emerick Aubameyang – successivamente convinto a sposare la causa dei Gunners -, Ousmane Dembélé e Shinji Kagawa, questa volta ha regalato allo Stoccarda il talentuosissimo Silas Wamangituka, giunto in Germania dal Paris FC nell’estate 2019.

Stoccarda

Fonte immagine: Twitter @Bundesliga_EN

L’ala destra congolese è uno dei giocatori più interessanti nell’intero panorama calcistico tedesco, con all’attivo 12 reti e 3 assist in 19 presenze complessive stagionali. Vincitore del premio di Rookie of the Month a novembre, il 21enne si sta dimostrando un fattore chiave nelle buone prestazioni dei biancorossi. L’ex parigino, però, non è il solo: anche elementi come l’argentino Nicolás González ed il lettone Sasa Kalajdzic sono da tener d’occhio, tra gli altri.

Il leit motiv dello Stoccarda, comunque, rimane lo sviluppo di risorse giovani, che possano fruttare economicamente in ottica futura. Come si può notare dall’elenco della rosa su Transfermarkt, sono appena quattro gli Over-30: il terzo portiere Jens Grahl (32), gli esperti centrocampisti Didavi (30) e Castro (33) e la punta Hamadi Al Ghaddioui (30).

Nella città del quartier generale di Mercedes, dunque, sembra arrivata un’atipica quiete dopo la tempesta. La speranza è quella di non ricadere in un turbine di caos e brutte prestazioni. Il giovane Stoccarda, dagli uffici della dirigenza al centro d’allenamento, vuole continuare a crescere.

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