Gli Stati Uniti hanno un po’ esagerato con Pulisic

Pulisic è pronto a diventare un giocatore del Milan, ma negli Stati Uniti, il suo paese natale, su di lui ci sono da tempo aspettative decisamente esagerate.

Sembra ormai fatta per il passaggio in rossonero di Christian Pulisic, il talento classe 1998 nativo della Pennsylvania, ritenuto il miglior calciatore statunitense in attività. Messo nella lista dei cedibili del Chelsea, dopo l’acquisto di Nkunku, l’attaccante di lontane origini croate (il nonno era dalmata) ha rifiutato il Lione, lasciando le porte aperte solo per il Milan. Si dovrebbe chiudere con 20 milioni più bonus ai Blues, anche se non è ancora chiaro quanto guadagnerà di stipendio in Italia, dato che i 9 milioni netti a stagione che prende in Inghilterra sono fuori dalla portata rossonera, e un taglio d’ingaggio sarà quindi necessario.

Per Pioli, qusto acquisto può essere senza dubbio molto importante, regalando alla rosa della squadra un jolly offensivo capace di giocare sia da ala che da trequartista centrale ed eventualmente da falso nove. In più, l’americano ha tanta voglia di riscattarsi, dopo la poco felice esperienza in maglia blu, che ha un po’ smorzato le aspettative che c’erano sul suo conto fino a pochi anni fa. L’obiettivo, ovviamente, è di arrivare al meglio della condizione ai Mondiali del 2026, che si disputeranno tra Stati Uniti, Canada e Messico.

Al di là dell’indubbia utilità che potrà avere al Milan e dell’interesse che susciterà nei tifosi italiani, va detto che Christian Pulisic ha, sull’altro lato dell’Atlantico, una fama ben diversa da quella che vanta qui in Europa. Il calcio non è certo lo sport più seguito in Nord America, ma negli ultimi tempi il pubblico di appassionato è cresciuto enormemente, e questo anche grazie a lui e ad altri giocatori della sua generazione. Il problema, semmai, è che da tempo il prossimo attaccante del Milan è oggetto di paragoni in patria che sono decisamente spropositati, e che raccontano molto della cultura sportiva americana.

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Pulisic visto dagli Stati Uniti: il più forte calciatore al mondo

Qualche anno fa, in Inghilterra suscitò non poca ilarità una puntata del popolare show televisivo Pawn Stars (noto in Italia come Affari di famiglia), in cui veniva valutata una maglia originale di Pulisic. Uno dei protagonisti arrivava a definire l’attaccante del Chelsea “il LeBron James del calcio”, ricevendone l’immediata conferma da parte di un esperto chiamato a collaborare col programma. Subito dopo, veniva aggiunto che Pulisic era “uno dei più forti calciatori della Premier League”, e veniva paragonato a Messi e Cristiano Ronaldo.

Non serve andare a vedere le sue statistiche all’epoca (era il 2021) per rendersi conto che il commento era decisamente sproporzionato rispetto al valore di un giocatore che, per quanto giovane e di talento, era molto lontano dal livello a cui lo consideravano i suoi connazionali. Già nel 2020, l’ex giocatore di football (americano) e wrestler Pat McAfee, in una trasmissione molto seguita negli USA arrivo a definire Pulisic “il più forte calciatore al mondo”. Questo per avere un’idea del tipo di commenti e di attenzioni che questo attaccante riceve da quando era poco più che maggiorenne.

Potrebbero sembrare solo esagerazioni televisive, ma in realtà Pulisic ha davvero uno status di star assoluta negli USA, dove di fatto rappresenta il calcio come solo Messi e Ronaldo hanno fatto in quetsi anni. Non è così assurdo, se pensiamo che gli Stati Uniti sono un paese con una grande cultura sportiva, abituati a essere il centro globale di molte discipline e ad avere in casa i top player di questi sport (basket, baseball, football, atletica, eccetera).

L’idea che ci sia uno sport molto diffuso al mondo in cui non possiedono una stella di livello mondiale è abbastanza difficile da realizzare per l’appassionato statunitense. Basti pensare che in patria Pulisic è spesso messo a confronto con Landon Donovan, considerato una leggenda sebbene sia stato un giocatore scarsamente competitivo nelle sue poche apparizioni nel calcio europeo. Alexi Lalas, ex difensore (anche del Padova), dirigente e commentatore sportivo molto stimato, nel 2019 diceva che Pulisic aveva le qualità per fare meglio di Donovan: il fatto è che già all’epoca il prossimo attaccante rossonero aveva già uno status internazionale superiore a quello dell’ex stella del Los Angeles Galaxy.

Questo è solo un altro esempio di questa strana dissonanza cognitiva che hanno molti statunitensi che guardano il calcio (cioè, il soccer). L’enorme sopravvalutazione di Pulisic va di pari passo con l’altrettanto esagerato giudizio che ancora oggi circonda un discreto giocatore com Donovan. Ma in fondo chi non ricorda il clamore sollevato, a metà degli anni Duemila, da Freddy Adu, attaccante adolescente di origini ghanesi, naturalizzato statunitense in gra fretta e divenuto rapidamente famosissimo perché tutti i media del paese lo consideravano “il nuovo Pelé”. Pulisic è sicuramente di livello superiore a Donovan e ad Adu, ma dopo aver creato ottimi giocatori il vero obiettivo degli USA dovrebbe essere quello anche di creare una cultura calcistica più misurata.

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Valerio Moggia
Valerio Moggia
Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.

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