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Il lituano Marius Stankevicius ha alle spalle una lunga militanza con diverse maglie in Italia. E lui ha giocato anche con due nazionali.

Di gregari e soldatini ne abbiamo visti tanti nel corso degli anni nel calcio italiano, e Marius Stankevicius rappresenta il prototipo ideale di questa categoria. Nato a Kaunas, in Lituania, il 15 luglio 1981, il biondo ex difensore della sua nazionale ha alle spalle una lunga carriera tra le nostrane Serie A, B e non solo.

In Italia ha vestito le maglie di sei squadre, alternando nel corso dei suoi oltre 20 anni di carriera delle apparizioni anche in Liga, Bundesliga e nel campionato turco. Dopo la trafila nel settore giovanile dell’Ekranas, squadra del suo Paese natale con cui disputa anche quattro campionati tra i professionisti, Stankevicius approda al Brescia nel 2002/2003. Questo ragazzone è dotato di un fisico da corazziere, dall’alto del suo metro e 90 di altezza.

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Stankevicius, come lui nessuno nelle rimesse laterali

Inoltre nel corso degli anni viene disciplinato a giocare non solo nel suo ruolo naturale di terzino destro. Molti allenatori lo schierano infatti anche nella stessa posizione a sinistra in una difesa a 4, come laterale di centrocampo su entrambi i versanti in un centrocampo a 5. Inoltre il calciatore dimostra di essere a suo agio anche come centrale.

Il pezzo forte del lituano sono però lo stacco di testa e le rimesse laterali lunghe. Dalle sue mani partivano palloni capaci di viaggiare per oltre 30 metri. Lui stesso dirà: “Molti allenatori sfruttavano questa capacità per raggiungere senza ostacoli il cuore dell’area avversaria”. La prima annata nel calcio italiano si divide tra Brescia e Cosenza, con 8 presenze ciascuno.

Lo straniero recordman nella storia del Brescia

Poi il ragazzone torna in Lombardia, restando con le rondinelle fino al 2008 e diventa lo straniero con il maggior numero di presenze totalizzate con la maglia delle Rondinelle (165 contando il solo impiego in partite di campionato). Passa alla Sampdoria, con la quale totalizza 44 presenze in totale e trova anche i suoi primi gol (3) nel nostro Paese. Nel 2010 è il Siviglia a prelevarlo in prestito durante la sessione invernale di calciomercato. Sei mesi dopo passa al Valencia, che lo preleva ancora dalla Samp. Ancora una volta Stankevicius fa il proprio dovere senza infamia e senza lode (21 presenze e 2 reti) prima di rientrare in Italia.

marius stankevicius

Lo straniero con più presenze nel Brescia è proprio Marius Stankevicius Foto dal web

Mai stanco di girare il mondo: tra Italia, Turchia, Spagna e ritorno

Per due campionati è della Lazio, ma gioca pochissimo (14 apparizioni), per cui prova a rilanciarsi, riuscendoci in maniera sufficiente, al Gaziantespor, in Turchia. Ma l’anno dopo cambia ancora, purtroppo non in meglio, alla luce delle sue sole presenze con i tedeschi dell’Hannover. Passa poco ed il possente difensore emigra ancora una volta in Spagna, con una buona stagione a livello personale al Cordoba. Con le sue 37 presenze, è il Siena a decidere di puntare su di lui. E Stankevicius, che comunque in Italia si è sempre trovato molto bene, accetta di scendere in Serie C firmando con la Robur Siena.

Il Mondiale di Stankevicius…con la Padania

Infine gli ultimi calci della carriera giungono con il Crema, con cui resta dal 2017 al 2019, assumendo anche il ruolo di allenatore dal 2018.. Con la Lituania conta 65 convocazioni e 5 gol all’attivo. E curiosamente ha fatto parte anche della selezione – non riconosciuta dalla Fifa – della Padania. con la quale ha disputato il Mondiale per nazioni non ufficiali svoltosi a giugno del 2018 a Londra. In carriera ha vinto due Coppe di Lituania ed una Supercoppa con l’Ekranas, una Coppa di Spagna con il Siviglia ed una Coppa Italia con la Lazio.

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