Lo Sporting Lisbona è una delle squadre più osservate dagli scout europei: alla scoperta delle stelline dei Leoni
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Quando la scorsa estate lo Sporting Lisbona uscì dai preliminari di Europa League, rimanendo un altro anno senza coppe, i tifosi dei Leoni stavano già cominciando a prepararsi per l’ennesimo capitolo della cosiddetta maledizione dell’Alvalade, una sorta di malocchio che, per vari motivi, impedisce agli alviverdes di vincere qualcosa di importante ormai da quasi vent’anni.
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Per questo motivo leggere oggi la classifica del massimo campionato portoghese fa sorridere: lo Sporting Lisbona è primo, non ha ancora mai perso e, finalmente, la squadra pare aver ritrovato un’identità che mancava da troppo tempo. Merito, in primis, della rivoluzione targata Ruben Amorim, tecnico strappato al Braga circa un anno fa – pagando oltre 10 milioni di euro per liberarlo – oggi architetto di qualcosa di impressionante.
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Tra le vittorie di Amorim va senza dubbio annoverata anche quella riguardante l’abbattimento dell’età media di un gruppo che, sotto la gestione di Paulo Silas, non aveva più nulla dire ed era reduce dalla brutta contestazione avvenuta nel 2019, quando alcuni ultras entrarono nel centro sportivo e aggredirono i componenti della rosa con mazze e bastoni. Il motivo? Scarsi risultati.
Gonçalves e Bragança, la miniera d’oro
A quei tempi Pedro Gonçalves e Daniel Bragança si erano appena affacciati in prima squadra, nel senso che già si allenavano con i grandi ma ancora dovevano intraprendere quel percorso di maturazione accelerato dall’arrivo di Amorim. Classe 1998 il primo, di un anno più giovane il secondo, entrambi rappresentano le probabili e prossime plusvalenze del club, oltre ovviamente a due punti di riferimento nel 3-4-2-1 dello Sporting Lisbona.
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Pedro Gonçalves è farina del sacco di Amorim al cento per cento: trequartista dai piedi educatissimi, letale tra le linee, è stato impiegato con continuità nel post Bruno Fernandes e, vedendo i risultati, viene da dire che la qualità delle palle giocate sulla trequarti non è affatto peggiorata. Cresciuto nel vivaio dei Leoni, oggi viene valutato almeno 40 milioni di euro e, probabilmente, lo vedremo al prossimo Europeo.
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Dove, forse, ci sarà anche Bragança, centrale di una mediana a due e centrocampista che sa abbinare perfettamente qualità e sostanza. Di certo lo vedremo, oltre che in questa parte finale di Liga NOS, giocare l’Europeo under 21, dove il suo Portogallo sfiderà l’Italia nei quarti di finale della manifestazione. Il suo destino sembra già segnato: per quanto potrebbe diventare un’ottimo affare per le italiane, probabilmente finirà in Premier League.
Una difesa da record
Lo Sporting Lisbona è una delle squadre con l’età media più bassa dell’intero campionato portoghese. A contribuire nell’abbassare sensibilmente l’età media della rosa è la presenza di alcuni ragazzi in erba ma già molto importanti per Amorim. Per esempio, in difesa l’ex tecnico del Braga utilizza spesso Gonçalo Inacio (2001) ed Eduardo Quaresma, un 2002 dalla valutazione già altissima.
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A sinistra, da laterale a tutta fascia, gioca invece Nuno Mendes, già titolare di recente con la nazionale maggiore portoghese nonostante abbia compiuto 18 anni da pochissimo tempo. Il suo alter ego è Pedro Porro, che non è portoghese ma spagnolo, è arrivato in prestito per due anni dal Manchester City e, secondo indiscrezioni, Guardiola sarebbe molto interessato a riportarlo a casa in anticipo.
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Le altre stelline dello Sporting Lisbona
Non è titolare, ma Luis Maximiano è un altro ragazzo da tenere d’occhio: portiere classe 1999, perno dell’under 21 lusitana, nelle settimane scorse è stato accostato all’Udinese. I friulani vedono nel 21enne dello Sporting Lisbona il possibile sostituto di Juan Musso e, in effetti, i due hanno caratteristiche molto simili.
Qualora i Leoni dovessero smobilitare il comparto offensivo, va tenuto presente che anche lì davanti si sta aspettando di fare spazio per Tiago Tomas, stella delle giovanili biancoverdi nonché nuovo acquisto dell’agenzia ProEleven della famiglia Almeida.
Infine, una menzione la meritano anche l’ecuadoriano Gonzalo Plata, classe 2000 con una clausola rescissoria da 60 milioni di euro, il capoverdiano Jovane Cabral – esterno sinistro elettrico capace di spaccare le partite con i suoi dribbling – e Dario Essugo, il più giovane del lotto, un classe 2005 che ha esordito, con tanto di lacrime dall’emozione, solo qualche settimana fa.
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