Lo Sporting Lisbona è ancora imbattuto, ma sta dilapidando il suo vantaggio sul Porto, e ora non è più così sicuro di vincere il campionato portoghese
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Si può rischiare di perdere un campionato dominato pur restando imbattuti? Lo Sporting Lisbona sta cercando di dare una risposta a questa domanda apparentemente assurda, con un rendimento che nelle ultime giornate ha subito un brusco calo, mentre i rivali del Porto stanno recuperando terreno.
Il divario tra le due dominatrici della Liga NOS era arrivato a febbraio a 10 punti in favore dei Leões, mentre oggi, con sei giornate alla fine del torneo, è di soli 4 punti. Il tutto, nonostante lo Sporting Lisbona sia ancora imbattuto e abbia bloccato sullo 0-0 il Porto nel recente scontro diretto.
La strana crisi dello Sporting Lisbona
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È dall’inizio della stagione che lo Sporting fa parlare di sè: squadra giovanissima, con un allenatore alle prime armi, che riesce a esprimere un gioco molto moderno e convincente e non perde mai. Nei primi mesi del 2021 sembrava potersi dire già certa dello scudetto, visto l’ampio margine sulle avversarie, e invece è riuscita a complicarsi le cose da sola.
O primeiro de 1⃣4⃣ 💥@Pedro70Pereira estreou-se a marcar pelos Leões na primeira volta, frente ao CD Santa Clara ⚽ #DiaDeSporting
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— Sporting CP (@SportingCP) March 5, 2021
Il 15 febbraio, regolando con un comodo 2-0 il Paços de Ferreira al José Alvalade, i Leões hanno raggiunto il loro massimo vantaggio sulla seconda, i detentori del titolo del Porto, fermati sul pareggio nel derby col Boavista. Una settimana dopo, i ragazzi di Ruben Amorim vincono ancora nettamente sul Portimonense, e nel turno successivo bloccano il Porto sullo 0-0 e si sentono praticamente campioni.
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Invece, da lì in avanti tutto cambia. Nelle successive sette giornate sono arrivate appena quattro vittorie, tutte con il minimo scarto; tre volte, lo Sporting Lisbona è riuscito a segnare il gol decisivo negli ultimi dieci minuti di gioco, e ben di queste addirittura nel recupero: è successo il 5 marzo con la vittoria sul Santa Clara, e poi mercoledì scorso col pareggio contro il Belenenses.
Dietro questa improvvisa crisi c’è anche un problema realizzativo: il bomber della squadra è il 22enne trequartista Pedro Gonçalves, autore di 17 reti in campionato, ma dalla vittoria sul Paços de Ferreira a oggi ne ha segnate appena 3. Nel mercato di gennaio la società ha provato ad aggiungere alla rosa un bomber puro, versando 16 milioni al Braga per Paulinho (17 reti nella scorsa stagione), ma pur giocando da titolare il brasiliano ha finora realizzato una sola rete.
Un finale di campionato da brivido
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Nel frattempo, il Porto le ha vinte tutte e, per non farsi mancare nulla, ha eliminato la Juventus dalla Champions League e sfiorato lo stesso scherzetto anche al Chelsea, espugnando Stamford Bridge per 1-0.
Il trend è abbastanza chiaro: lo Sporting Lisbona pare avere il fiatone, e c’è il rischio che, se dovesse cadere il tabù dell’imbattibilità, una squadra così giovane potrebbe crollare psicologicamente. Il Porto, dal canto, è una squadra di maggiore esperienza che non ha mai mollato la sua corsa per il titolo.
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Sui Leões pesa probabilmente anche la storia: lo Sporting non vince il campionato portoghese dal lontano 2002, quando il club era allenato dal Laszlo Boloni e in campo c’erano João Pinto e Jardel. Cristiano Ronaldo, per intenderci, non aveva ancora nemmeno esordito tra i professionisti.
Adesso per lo Sporting arriva la fase più delicata del campionato: domenica prossima ci sarà la trasferta in casa del Braga quarto in classifica, e alla penultima, il 15 maggio, il derby in casa del Benfica terzo. Un solo ostacolo di rilievo nel cammino del Porto, invece, che dovrà affrontare sempre il Benfica al Da Luz il 6 maggio, alla quart’ultima.
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