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Acerbi ha segnato il gol decisivo della vittoria biancoceleste sullo Spezia, ma su un sospetto fuorigioco. Vediamo cosa dice davvero il regolamento.

Partita tesa, quella tra Spezia e Lazio di sabato sera, con i liguri tre volte in vantaggio ma sempre ripresi dai biancocelesti, che infine hanno trovato la vittoria con un gol di Acerbi nei minuti finali. Una rete che è stata però molto contestata, a causa di un sospetto fuorigioco.

La particolarità del caso del gol di Acerbi è che si tratta di una situazione limite che raramente si verifica, e a cui arbitri e tifosi non sono molto abituati. La rete è stata alla fine convalidata sia dall’arbitro Luca Pairetto, e confermata dal VAR, dove sedeva Luigi Nasca, ma in molti sostengono si sia trattato di un clamoroso errore.

Il gol di Acerbi: perché era in fuorigioco?

A una prima occhiata, infatti, il difensore della Lazio sembrerebbe essere in posizione regolare: tirando una linea dall’ultimo uomo spezzino, il numero 13 Arkadiusz Reca, Acerbi è appena dietro, e quindi in condizione di segnare legittimamente la rete del 4-3 biancoceleste.

spezia lazio acerbi

Ma qui si entra in un dettaglio del regolamento poco noto, che riguarda la posizione del portiere. Ivan Provedel, estremo difensore dello Spezia, non si trova infatti tra i pali, ma al momento del passaggio che raggiunge Acerbi è in posizione più avanzata, in mezzo ai difensori della sua squadra e ai due attaccanti più avanzati della Lazio.

Come spiega l’ex-arbitro Luca Marelli, oggi commentatore di DAZN, “Per il fuorigioco bisogna considerare il penultimo difendente, e Provedel è molto avanti. Acerbi viene tenuto in gioco da Reca, ma bisogna considerare la prospettiva. La linea si traccia a partire dal penultimo difendente, che quasi sempre è il primo difensore davanti al portiere. Ma in questo caso Provedel è oltre Nikolaou e Reca ed il penultimo difendente è proprio il greco. Che appare ben più avanti di Acerbi.”

Ovvero: il portiere conta come difendente nei casi di fuorigioco, per cui il regolamento prevede che un giocatore sia in off-side solo se è oltre la lineadel penultimo difendente (che di solito è l’ultimo uomo prima del portiere). In questo caso, con Provedel abbondantemente fuori dai pali, l’ultimo difendente diventa Reca (la cui posizione è quindi ininfluente) e il penultimo è il numero 43 Nikolaou, che sembra stare più avanti rispetto ad Acerbi, lasciando il giocatore della Lazio in fuorigioco.

Sembra, perché appunto un altro aspetto della polemica è che in tv non sono state mostrate le linee tracciate dal VAR, come viene sempre fatto, per cui la posizione di Acerbi potrebbe essere fuorviata dalla prospettiva delle riprese.

Infatti c’è anche un parere discordante, quello di Matteo Della Vite sulla Gazzetta dello Sport, secondo cui il gol sarebbe da considerarsi regolare: “La Lazio riconquista palla sulla trequarti e va al tiro con Immobile da dentro l’area. Provedel respinge e la sfera arriva a Luis Alberto che dal limite dell’area svirgola il tiro. Il pallone arriva ad Acerbi che con un pallonetto la manda in rete. Le riprese televisive non mostrano un check con il Var Nasca in corso che tuttavia avviene: il gol decisivo viene convalidato”.

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