Nonostante la classifica precaria e una retrocessione certa, Simy sta mantenendo a galla il Crotone segnando gol pesanti
La doppietta contro il Napoli non sarà servita a portare punti a un Crotone ormai avviato verso la retrocessione, ma dopo una stagione sfortunata come questa Simy, a prescindere dal destino degli Squali, molto probabilmente rimarrà in Serie A. Glielo deve la società , letteralmente trascinata dai suoi gol in questi anni, ma se lo deve lui stesso, capace di emergere – relativamente tardi – in un contesto che non aiuta calciatori come lui.
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Simy, che numeri: come Weah e Dybala
Simy, nel suo piccolo, sta comunque contribuendo a tenere a galla il Crotone: dal 3 marzo al 3 aprile ha segnato 8 gol (sui 12 complessivi della squadra) eguagliando un record molto importante, andando a rete per ben cinque partite di fila. Come lui, tra gli attaccanti africani che hanno giocato in Serie A, solo George Weah e Keita Balde. Ma non solo, perché Simy ha segnato 18 dei suoi 25 gol nella massima serie in primavera.
Un bomber stagionale, nel vero senso della parola, che toccando quota 15 reti ha eguagliato – parlando di centravanti di neopromosse – il livornese Paulinho, ultimo a riuscirci in ordine cronologico, così come Dybala – ai tempi del Palermo – trovò la via del gol per cinque partite consecutive. Insomma, considerato il contesto, il bomber nigeriano – che, attualmente, ha segnato più di Belotti e Morata, tanto per citarne due – si è guadagnato i galloni di sorpresa stagionale.
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Una storia di riscossa sociale
Classe 1992, Simy è arrivato a Crotone nella stagione 2016/17, con il direttore sportivo Ursino bravissimo a pescarlo in Portogallo, dove il calciatore si era messo bene in mostra tra Portimonense e Gil Vicente. Figlio di genitori di etnia Igbo, ha sempre posto la religione al centro di tutto. Il suo rapporto con Dio è talmente forte che lo indirizza nelle scelte professionali; per questo motivo, dopo la prima retrocessione con il Crotone, Simy ha deciso di rimanere in Calabria nonostante le offerte.
L’arrivo in Italia coincide con la sua consacrazione. Le prime apparizioni, soprattutto in Serie A, lo mettono in evidenza come un centravanti molto particolare, macchinoso nei movimenti e dall’andatura dinoccolata, ma capace di segnare gol straordinari anche in acrobazia. Per informazioni, chiedere alla Juventus, giustiziata da una rovesciata volante che riapre il campionato permettendo al Napoli di rifarsi sotto.
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La retrocessione in B del Crotone, tuttavia, non lo fa uscire dai radar delle grandi: dopo una stagione anonima dal punto di vista collettivo, Simy porta gli Squali alla promozione e quest’anno, a 29 anni, si sta guadagnando la stima e la fiducia degli addetti ai lavori. Difficile vederlo nuovamente soccombere in cadetteria: in estate, il Crotone, potrebbe decidere di monetizzarlo mettendo a bilancio un’interessante plusvalenza.
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