Il caos in Serie B continua e non sembra all’orizzonte una soluzione definitiva, non in tempi brevi. Spunta l’ipotesi di un torneo a 21 squadre.
Caos fa rima con Serie B, almeno in queste settimane infuocate di caldo, calciomercato e ricorsi in tribunale. Nelle ultime ore, sta avanzando l’ipotesi di una serie cadetta a 21 squadre: una novità colossale e difficilmente pronosticabile fino a qualche settimana fa, ma che potrebbe risolvere la catena infinita di gradi di giudizio, tribunali e ricorsi che si prospetta ad agosto. E dopo le decisioni già prese a luglio. Il Collegio di Garanzia del Coni ha detto no per la seconda volta a Reggina e Foggia che, quindi, si allontanano sempre di più dal sogno di mantenere o cambiare categoria, rispettivamente. Può esultare, invece, il Brescia che formalmente prende il posto dei calabresi nel campionato che dovrebbe iniziare dopo ferragosto.
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Fino a qui, tutto bene, o quasi. Perché, nonostante il caos e l’insoddisfazione generale, si finirebbe comunque per avere le 19 squadre che servono. E a rigor di legge. Il problema nasce dalla disputa per la 20esima squadra in ballo con Lecco e Perugia che non hanno alcuna intenzione di interrompere la loro battaglia per conquistare la B. I lombardi sono stati esclusi perché non avevano rispettato la scadenza per la presentazione dei documenti, ma il 7 luglio il Consiglio federale aveva ribaltato la decisione dando ragione ai vincitori dei playoff. A rimescolare le carte ci ha pensato il Collegio di Garanzia del Coni che ieri ha accolto il ricorso del Perugia: ora gli umbri sono in B e il Lecco in Lega Pro. Ma non pensate che sia finita qui. Perché i lombardi possono ricorrere al Tar del Lazio e al Consiglio di Stato, rispettivamente nelle date del 2 e del 29 agosto. I tempi, quindi, sono molto lunghi e ben più di quanto sarebbe concesso per iniziare in tempo il campionato. In più, va considerata anche la posizione del Benevento. Secondo quanto riporta Ottopagine, infatti, anche la società campana ha presentato domanda di riammissione alla Serie B “come atto dovuto”. Una vera e propria telenovela che non dà l’impressione di finire tanto presto.
Serie B a 21 squadre: tutti felici e contenti (o quasi)
Proprio per questa ragione, in tanti stanno pensando, almeno per un anno, di allargare la platea di partecipanti alla prossima Serie B. Dal punto di vista sportivo e giudiziario, non è affatto facile uscire brillantemente dalla questione e, quindi, Lecco e Perugia potrebbero entrambe aver accesso al campionato che sta per iniziare, portando la quota dei club iscritti a 21. Ma siamo sicuri che tutti sarebbero soddisfatti? A giudicare dalle parole dell’Ad del Lecco Di Nunno, non proprio. Ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” ha detto: “È un incubo, e non so chi lo voglia. So soltanto che fino a settembre non cominceranno i campionati. Ho detto ai ragazzi di stare tranquilli: noi faremo la B. Andiamo avanti come se nulla fosse. E facciamo il mercato. Il 2 agosto andremo al Tar e poi al Consiglio di Stato, bisogna solo aspettare”. Nella convinzione di spuntarla, però, non manca un attacco ai diretti rivali nelle aule di tribunale: “Il Perugia, con i guai che ha avuto, si mette a fare ricorsi: è una vergogna. La verità è che vogliono andare in B soltanto per vendere meglio la società. Ci sono poteri forti che non mi vogliono dentro, sanno che faccio casino. E di materiale per fare casino in questo mondo ce n’è in abbondanza”.