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Sanremo come la Serie A, possibile? Abbiamo preso la situazione attuale di alcune delle squadre del nostro campionato e le abbiamo abbinate con canzoni storiche del festival, recenti e passate. 

Il festival di Sanremo inizia stasera e abbiamo deciso di entrare in tema con questo giochino, specificando che la scelta per alcune squadre è stata durissima.

Napoli – Apri tutte le porte

Sul podio l’anno scorso con Gianni Morandi, ma un anno fa il Napoli non andava così forte. Anche se poi sarebbe finito sul podio ma questo è un altro discorso. Questo Napoli apre tutte le porte, quelle delle squadre avversarie nello specifico. A volte sembra addirittura poterle rompere in due.

Inter – Si può dare di più

Ebbene sì, anche nell’ultimo derby, vinto 1-0, la sensazione è che la squadra di Simone Inzaghi potesse fare di meglio e non limitarsi al successo di misura. Davanti c’era un Milan ridotto veramente ai minimi termini e quel golletto è sembrato il minimo sindacale. Poi con questa canzone il trio Morandi Tozzi Ruggeri vinse Sanremo, ci mancherebbe, ma l’Inter può davvero in certi casi dare di più. Altrimenti non sarebbe nemmeno così lontana dal Napoli, seppur seconda.

Milan – Uomini soli

Un’accozzaglia, detto meglio, ma più prosaicamente come il capolavoro dei Pooh, vincitore nel 1989. Effettivamente i giocatori del Milan sono sembrati abbandonati a loro stessi, un gruppo di ragazzi che non sa più dove andare e che le prova tutte per rimanere a galla. Bisognerebbe allora davvero affidarsi al “dio delle città e delle immensità”.

Roma – Un’emozione da poco

C’era Anna Oxa vestita da punk nel 1978, splendida seconda classificata. La Roma però tutte le volte che gioca non dà l’impressione di essere punk, bensì un pochino moscia, non esaltante, se non in rarissime occasioni. Insomma, uno spettacolo così così, molti gol su calcio da fermo e poi anche parecchi sbadigli. Ma poi proprio con uno dei più punk (potenzialmente) in panchina…

Juventus – Non mi avete fatto niente

Ma come non mi avete fatto niente? E il – 15? Sì, però intanto la Juventus è ancora dentro in Coppa Italia, dove può benissimo vincere, e in Coppa Uefa. E sappiamo che i bianconeri sono alle prese con vari fronti giudiziari aperti, e che le squalifiche potrebbero anche essere di più, però al momento con il -15 sono solo fuori gioco in campionato. Ermal Meta è Fabrizio Moro del resto lo cantavano nel 2018, vincendo il Festival.

Nicolò Zaniolo – Portami via

Sempre un Fabrizio Moro d’annata, ma del 2017, che fotografa la situazione del talento ormai ex della Roma, visto che è in direzione Galatasaray. In attesa di capire cosa farà l’estate prossima. Portami via perché la rottura con l’ambiente è stata talmente netta da far correre tutti alla ricerca di una nuova sistemazione, specie dopo aver rifiutato il Bournemouth. Ma il Galatasaray ha avuto pare la meglio.

Kvaratskhelia – Vado al massimo

Uno dei risultati più bugiardi nella storia del festival, Vasco Rossi nemmeno in finale nell’edizione del 1982, quando cantava di “quel tale che scrive sul giornale” riferendosi al giornalista Nantas Salvalaggio che lo criticava. Beh Kvara non lo critica nessuno in realtà però lui non solo va al massimo, assoluto dominatore emotivo del campionato col Napoli, ma sta volando in cima alla classifica. Sperando poi che non vada “in Messico”, come ribadiva Vasco. Al massimo tra molti molti anni in Premier.

Cremonese – Salirò

Era il 2002 e Daniele Silvestri ci faceva ballare con questa sua canzone instant classic. “Non so ancora bene quando ma provando e riprovando salirò”, cantava l’artista romano e vedendo questa Cremonese unica squadra in Europa senza vittorie viene quasi da invitarla a darci dentro, almeno per raccattare tre punti in un colpo solo. Provando e riprovando ci riuscirà?

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