Il confronto tra grandi e piccole della Serie A porta a galla alcuni numeri interessanti: il saldo peggiore è quello della Juventus
Si dice spesso che la Serie A si vinca grazie alla prevalenza negli scontri diretti. Un dominio, quello tra le cosiddette grandi, che negli ultimi anni ha sempre e solo premiato la Juventus. Numeri alla mano, però, è altrettanto giusto affermare che tutti i punti hanno la stessa valenza: concetto base, confermato non solo da puri numeri statistici ma anche dal buon senso, che però non sempre viene preso in considerazione.
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Dopo 23 giornate di Serie A c’è la possibilità di tirare le prime somme per quanto riguarda gli scontri tra le sette attuali “grandi” italiane e le ultime dieci della classifica, ovvero la metà destra di una graduatoria che, a oggi, viene frequentata anche da compagini che stanno decisamente underperformando come Torino, Fiorentina e Cagliari.
Il curioso caso della Roma
La Roma sta vivendo una stagione abbastanza particolare. Infatti, prima del pareggio contro il Benevento – dove però hanno dominato in lungo e in largo, pur essendo solo marginalmente pericolosi – i giallorossi avevano battuto almeno una volta tutte le squadre che attualmente occupano la classifica del campionato dall’undicesimo posto in giù.
La Roma ha infatti totalizzato 34 dei 36 punti in palio, perdendone appunto due al Ciro Vigorito di Benevento. Per il resto, il percorso è stato netto e viene facilmente spiegato dal fatto che la squadra di Paulo Fonseca, quando attacca, riesce facilmente a indurre l’avversario all’errore, trovando il gol anche nelle partite più bloccate. Questa perfezione contro le piccole ha permesso alla Roma di rimanere in scia quarto posto praticamente da inizio stagione, confermando il pronostico di settembre.
Milanesi sul podio
Inter e Milan sono le due squadre ad aver fino a oggi ottimizzato gli scontri contro le piccole della Serie A subito dopo la Roma. Infatti, sia nerazzurri che rossoneri hanno totalizzato 32 punti, percorrendo praticamente un percorso quasi perfetto. L’Inter, in particolare, dopo aver perso il derby di andata si è stoppata una sola volta, a Genova contro la Sampdoria, ma per il resto ha sempre e solo vinto, eccezion fatta per il pari con l’Udinese.
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Il Milan ha invece lasciato sul campo i tre punti contro lo Spezia, in un match nel quale la squadra di Pioli non è riuscita a tirare nemmeno una volta, e poi pareggiato contro Parma e Genoa, ma complessivamente si può dire che questi sono appuntamenti che i rossoneri difficilmente falliscono. Certo, il trend recente è un po’ cambiato e, di conseguenza, bisognerà vedere cosa succede nelle prossime settimane. In tal senso, il match contro la Roma (che non ha mai vinto con una top 7) dirà molto.
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Serie A, grandi contro piccole: Juventus ultima
Al quarto posto di questa particolare e interessante classifica troviamo il Napoli, che ha totalizzato 28 punti su 36 contro squadre che attualmente occupano gli ultimi dieci posti in classifica, mentre al quinto posto si stanziano Lazio e Atalanta, entrambe ferme a quota 26 punti ma con diverse partite giocate (l’Atalanta, infatti, aveva disposizione 36 punti totali contro i 33 dei biancocelesti).
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L’ultimo posto di questa classifica se lo prende la Juventus, con soli 23 punti su 30 disponibili messi insieme contro la metà meno nobile della Serie A. I bianconeri, nel loro cammino stagionale, hanno cominciato pareggiando l’andata a Crotone, poi hanno chiuso sul pari anche contro il Benevento prima di perdere rovinosamente in casa contro la Fiorentina.
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Punti pesanti, che ora influiscono sulla graduatoria generale, nella quale la Juventus è terza – con un match da recuperare, questo va sempre tenuto presente – a quattro punti di distanza dal Milan e ben otto dall’Inter. Servirà un’inversione di tendenza per rientrare nella lotta, oltre a un po’ di continuità in più. E, vista la marcia dei nerazzurri, non è detto che basterà .
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