Sergio Ramos ha segnato ieri sera il suo primo gol con la maglia del Paris Saint-Germain. L’ha fatto contro il Reims e ha esultato in maniera decisamente chiassosa, forse troppo.
Lo aspettavano da giugno, praticamente, il primo gol di Sergio Ramos con la maglia del Psg. Dopo mesi di tribuna e panchina, tormentato dai guai fisici, il difensore spagnolo ha fatto centro ieri sera col Reims, ed è sembrato come se avesse segnato in finale di Champions.
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Sergio Ramos, la situazione
Nessuno degli acquisti roboanti dell’ultima sessione estiva del Psg sta andando realmente bene. C’è chi come Donnarumma soffre la concorrenza di Keylor Navas e chi addirittura come Wijnaldum si sarebbe già pentito di aver firmato per il Psg, sognando già di tornare in Inghilterra. Ma col suo stipendio non se lo fila nessuno se non ipotizzando qualche scambio.
Messi è una sorta di oggetto misterioso, gioca senza entusiasmare e forse nemmeno senza entusiasmarsi, in una rosa piena di superstelle. E poi c’è il caso-Sergio Ramos, il cui passaggio dal Real Madrid alla capitale francese aveva fatto storcere qualche naso. Contratto sontuoso da 6 milioni netti a stagione fino al 2023 per un giocatore che ha già ampiamente preso la parabola discendente, specie dal punto di vista fisico.
In sei mesi parigini l’ex Real ha totalizzato appena 5 presenze totali, tanto che erano giunte persino voci di rescissione del contratto da parte del club.
Il primo gol di Sergio Ramos
La Ligue 1 è uno dei campionati meno competitivi d’Europa, almeno quest’anno. Il Psg va col pilota automatico, ha 11 punti di vantaggio sulla rivelazione Nizza e ha perso una volta sola, con il solito Mbappé fantascientifico, quando decide di accendersi. Questa del resto è la Ligue 1, un monologo del potentissimo club parigino che, se non si addormenta o non si distrae, come invece ogni tanto gli accade (Monaco 2017, Lille 2021) domina a piacimento.
Col Lille decimato dall’ultimo mercato, come è normale che sia per una società di quella portata, il Psg è tornato a spadroneggiare e le altre squadre ad arrancare o a tentare di mettere in mostra i loro gioielli più preziosi. Ieri sera il Paris Saint-Germain giocava contro il modesto Reims, che lotta per non retrocedere. La partita è finita 4-0 con timbro anche di Verratti.
Ha fatto scalpore, però, il secondo gol realizzato proprio da Sergio Ramos con un tocco sottoporta a ribadire una corta respinta del portiere ospite su suo stesso colpo di testa. Nel deserto del Parco dei Principi si è sentito tutto, anche l’esultanza rumorosa dello spagnolo, che ha cominciato a gridare ancora prima di scaraventare la palla in fondo alla rete. Dopodiché Ramos ha cominciato a correre come un matto, manco avesse fatto gol in una finale di Champions League. Cosa che del resto lui ha fatto in due occasioni, compresa quella del 2014 che aprì la cavalcata del Real Madrid alla Decima.
Questo ha messo abbastanza tenerezza, chissà, allo spettatore neutrale. Come definire altrimenti la sensazione di vedere un campione del genere, uno dei difensori più vincenti nella storia del calcio, gioire come un matto per un 2-0 a una squadra modesta? In una partita dal pronostico chiusissimo, peraltro. Che a Sergio Ramos allora siano rimaste solo queste briciole di carriera, mentre il Psg continuava a macinare risultati anche senza di lui?
O magari questo sarà il punto di partenza per un finale della suddetta carriera, che per lo spagnolo negli ultimi 2 anni ha preso una piega abbastanza complicata.
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