Sebastien Thill è una delle sorprese della stagione col suo Sheriff Tiraspol, ed è anche un giocatore con una curiosa storia alle spalle.
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Una famiglia di calciatori, quella di Sebastien Thill, anche se fino a un anno fa nessuno si aspettava che sarebbe stato proprio lui, a quasi 28 anni, a diventare il più noto del clan grazie alle sue prestazioni in Champions League.
Il suo gol nel finale della sfida del Bernabeu contro il Real Madrid è un pezzo da collezione, simbolo perfetto di un avvio di stagione clamoroso per un ragazzo che solo un anno e mezzo fa non era nemmeno un professionista. E che addirittura era un fumatore regolare, mentre adesso è il giocatore che corre di più nell’elite del calcio europeo.
Sebastien Thill, dalle sigarette ai record
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49,1 km percorsi in Champions League: più di qualsiasi altro giocatore in questa stagione. Non male per un giocatore che tecnicamente sarebbe un trequartista, archetipo del calciatore tecnico ma poco propenso allo sforzo fisico.
Sébastien Thill is living the dream 😍#UCL pic.twitter.com/qH5pw07GhA
— UEFA Champions League (@ChampionsLeague) October 26, 2021
Fino al 2020 la sua carriera non era certo quella che è oggi: giocava in Lussemburgo, nel Progres Niederkom, la squadra dov’era conclusa la carriera di suo padre Serge, e che ancora oggi ne detiene il cartellino. Nessun contratto professionistico, Sebastien Thill andava a lavorare la mattina (tagliava l’erba dei prati per il Comune di Differdange), e poi passava il pomeriggio agli allenamenti.
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Ed era un fumatore abituale: “Prima ero un po’ matto, volevo godermi la vita e per me significava necessariamente fumare e bere qualcosa con gli amici, o mangiare cibo spazzatura, tipo la pizza alle 10 del mattino”. Poi, la decisione di cambiare strada: il trasferimento al piccolo club russo del Tambov e una vita da atleta, dieta equilibrata e niente fumo. “Ho perso 6 chili, mi sento bene e mi dico che avrò tempo per divertirmi quando la mia carriera sarà finita”.
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Poi, l’estate scorsa, un’altra chiamata per giocare nell’Europa dell’Est, allo Sheriff Tiraspol. Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe stato un club misconosciuto di una repubblica separatista moldava a consacrarlo al massimo livello del calcio europeo?
Una famiglia di calciatori
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Con le prestazioni di queste prime partite di Champions League, Sebastien Thill è senza dubbio diventato il più noto membro della sua famiglia, se non addirittura il più famoso calciatore lussemburghese di sempre (di sicuro, è stato il primo a segnare nella fase finale della prima competizione continentale).
Sheriff Tiraspol's Sebastien Thill, who scored the 90th-minute screamer to beat Real Madrid, has a picture of himself dreaming of the Champions League tattooed on his leg 😍
This is literally what football is all about 🙏 pic.twitter.com/DKavwOq8eu
— SPORTbible (@sportbible) September 28, 2021
Tutt’altro che pronosticabile, per lui che non era certo considerato il più promettente dei Thill. Suo padre Serge, attivo tra il 1991 e il 2007, è stato un calciatore molto noto in Lussemburgo, mentre i suoi fratelli minori hanno iniziato a giocare all’estero prima di lui: Olivier, classe 1996, nel 2018 era all’Ufa, in Russia, e oggi gioca con gli ucraini del Vorskla assieme a Vincent, classe 2000, cresciuto al Metz e passato anche dal Nacional de Madeira.
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