Lo scontro Real Madrid PSG sta animando la cronaca delle ultime ore, data la complicata faccenda Mbappé. Ma la rivalità va avanti almeno dalla questione Superlega
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“Il Real Madrid deve smetterla di comportarsi così! È una mancanza di rispetto!” Non è andato affatto per il sottile Leonardo, il direttore sportivo del PSG, nell’intervista rilasciata a L’Equipe, accusando apertamente il club spagnolo.
Al centro dello scontro Real Madrid PSG c’è chiaramente la questione legata a Kylian Mbappé, la stella dei parigini in scadenza di contratto a giugno e che secondo molti potrebbe vestire, dalla prossima stagione, la maglia delle Merengues. Ma la tensione tra i due club potrebbe anche avere ragioni più profonde.
Scontro Real Madrid PSG: l’affaire Mbappé
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Il 4 ottobre Mbappé ha parlato con RMC Sport, rivelando che già a luglio aveva chiarito al PSG che aveva intenzione di cambiare squadra, così da dare tempo alla società di venderlo prima di gennaio 2022, quando sarà libero di trattare un trasferimento a parametro zero in vista della stagione successiva. Il PSG, però, non è stato d’accordo con l’addio del giocatore, tanto da aver rifiutato, come ha riportato ESPN, un’offerta da 200 milioni da parte del Real Madrid il 31 agosto.
La situazione ovviamente è rimasta in sospeso, ma con il contratto del francese che ancora non è stato rinnovato, il Real ha tutto il diritto di continuare a sperare in un accordo vantaggioso nei primi mesi del 2022. Una circostanza confermata anche dal presidente dei Blancos Florentino Perez, che la mattina seguente ha parlato con El Debate, rilasciando anche una dichiarazione sul caso Mbappé.
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“Speriamo che l’anno prossimo si potrà trovare una soluzione alla cosa” ha commentato Perez, a proposito dell’asso del PSG. Una dichiarazione abbastanza chiara e che stupisce poco, confermando sia la volontà del Real Madrid di prendere il giocatore, sia la consapevolezza che la cosa più conveniente da fare al momento sia di attendere gennaio e la possibilità di trattare Mbappé a parametro zero.
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Ma la cosa, comprensibilmente, non è piaciuta al club parigino. Perez ha subito provato a stemperare gli animi, dicendo a RMC Sport che le sue parole sono state fraintese e che ha rispetto per il PSG, “con cui siamo in ottimi rapporti”. Ma poco dopo Leonardo ha mostrato che a Parigi la relazione con i Blancos non viene vista in maniera altrettanto positiva.
Il lungo scontro Real Madrid PSG
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“Sono due anni che questa storia va avanti – ha protesto il dirigente brasiliano – La finestra di mercato è conclusa. Mbappé è un nostro giocatore e vogliamo che il rapporto con lui prosegua”. Una presa di posizione che rivela che le frizioni tra i due club vanno avanti ormai da tempo, nonostante quanto detto da Perez.
Real Madrid president Florentino Perez clarifies to @rmcsport: “My words about Mbappé have been misinterpreted. What I said is that we have to wait until next year to have news – always with respect to PSG with whom we have good relations”. ⚪️🇫🇷 #RealMadrid #Mbappé
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) October 5, 2021
In effetti, lo scontro Real Madrid PSG va ben al di là della più recente questione relativa a Mbappé. Le due società sono chiaramente delle corazzate del calcio mondiale, rivali in Champions League e spesso avversarie sul mercato (la scorsa estate, il PSG ha scippato al Real il suo capitano Sergio Ramos, che ha rotto con Perez sul rinnovo di contratto sapendo che a Parigi gli offrivano di più).
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Ma si tratta anche dei due club che si sono scontrati in prima linea la scorsa primavera sulla questione Superlega: da un lato, Florentino Perez è stato quello che si è esposto di più a favore del progetto, rilasciando diverse interviste e meritandosi il titolo di “padre della Superlega”. Dall’alto, il presidente del PSG Nasser Al-Khelaifi è stato invece il principale alleato di Aleksander Ceferin nella fazione pro-UEFA.
L’asse tra Al-Khelaifi e Ceferin ha di fatto portato al fallimento in tempi brevissimi del progetto: il dirigente qatariota si è subito schierato contro, facendo mancare l’appoggio alla Superlega da parte di uno dei club più ricchi e influenti al mondo e conquistandosi anche il posto di presidente dell’ECA. Non è da escludere, allora, che dopo questi screzi Perez voglia vendicarsi strappando Mbappé ai suoi rivali, possibilmente senza dar loro un euro.
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