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Gianluca Scamacca e Davide Frattesi sono tra gli ultimi gioielli venduti dal Sassuolo a caro prezzo, quest’ultimo con destinazione Inter. In realtà, le cose non sono andate sempre benissimo.

Il calciomercato ha dinamiche tutte sue e spesso non le nasconde affatto. Uno dei dogmi su cui si basano sogni, ammiccamenti e trattative è il fatto che il prezzo di un calciatore lo fa in primis la sua società di appartenenza. Anche se ci sono tante altre variabili che possono portare un affare a decollare o a svanire nel nulla, alcuni club sono riusciti ad acquisire negli anni la nomea di ottimo venditore o bottega carissima per le sue prelibatezze. Ne abbiamo avuto prova anche quest’anno con l’affare Davide Frattesi, come se non bastasse quanto successo un’estate fa con Gianluca Scamacca. Il centrocampista è stato al centro di un vero e proprio intrigo sul calciomercato: su di lui, dopo una grande stagione che ha portato la sua valutazione a lievitare, si sono scagliati per presto Inter, Milan, Juventus e Roma. Un’asta in piena regola che ha permesso all’amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali, di cogliere ancora una volta la palla al balzo e concludere un affare per la sua società, nonostante il rifiuto del ragazzo di trasferirsi già da ora in Premier League.

I nerazzurri verseranno in totale una cifra da circa 33 milioni di euro al club emiliano e non sono pochi. Come non lo erano i 36 con cui il West Ham è riuscito ad acquistare lo scorso anno Scamacca: in quel caso, di rifiuti non ce ne sono stati. Valigia pronta e trasferimento nel massimo campionato inglese dove, però, le cose non sono andate esattamente come previsto. Il centravanti, tra gli infortuni e un ambientamento difficile, ha disputato sedici partite e realizzato solo 3 gol. Pochini, soprattutto se si considera quanto è stato pagato.

Scamacca, Frattesi e non solo: il Sassuolo si conferma bottega carissima

Sono solo due casi di ottime vendite e nel caso dell’attaccante, dopo solo un anno, si profila già il ritorno in Italia, probabilmente al Milan o alla Roma. Non sempre le cose sono andate benissimo anche per altri calciatori esplosi al Sassuolo e che poi non sono riusciti a confermare del tutto le loro qualità. Pensate a Manuel Locatelli: anche lui è stato pagato 33 milioni dalla Juventus dopo una trattativa lunghissima e molto discussa. Ora il mediano, schierato spesso da Massimiliano Allegri con compiti da regista, si è un po’ perso nelle tante rotazioni del centrocampo bianconero, senza mai spiccare davvero per rendimento e fino a perdere la Nazionale italiana, almeno per momento.

Non si può dire che Giacomo Raspadori sia un flop, ma anche lui ha lasciato i neroverdi con tante speranze e un cassetto ricco di sogni, qualità e gol. Anche stavolta per una cifra di circa 30 milioni. Al Napoli ha vinto uno scudetto con qualche sprazzo di talento, ma senza conquistare il ruolo del protagonista. E poi ci sono gli esempi di Hamed Junior Traorè, di Stefano Sensi, di Jeremie Boga e di Matteo Politano. Tanti soldi in cassa per il Sassuolo, mai davvero un impatto devastante per i nuovi club. Non sappiamo se anche Frattesi seguirà questa scia negativa e non vogliamo neanche arrivare a questa conclusione. Ciò che è evidente, però, è che saper vendere è un’arte non da tutti e al Sassuolo va dato pieno merito di saperlo fare.