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Dal vivaio della Lazio a Eindhoven, passando per il basket e il tifo per la Roma: ecco cinque curiosità su Gianluca Scamacca

Gianluca Scamacca è uno degli attaccanti più chiacchierati del mercato italiano. Nonostante Federico Dionisi, il nuovo allenatore del Sassuolo, lo ritenga una pedina importante del proprio scacchiere tattica, la punta classe 1999 ha ricevuto diversi interessi da parte di club importanti.

L’ultimo in ordine cronologica è l’Inter, che dopo la cessione di Lukaku valuta l’inserimento in rosa addirittura di due elementi offensivi. Nella lista dei nomi papabili, quindi, non poteva non finirci anche Scamacca, da almeno due anni indicato come uno dei talenti italiani in rampa di lancio.

In attesa di capire se davvero qualche club riuscirà a soddisfare le enormi richieste economiche del Sassuolo, scopriamo insieme cinque curiosità sul ragazzo originario di Roma e cresciuto nel vivaio giallorosso.

scamacca

Fonte immagine: @pianetagenoa (Twitter)

L’erede di Ibrahimovic partito dal PSV

Forse non tutti sanno che, da giovanissimo, Scamacca venne strappato alla Roma dal PSV, che lo portò in Olanda convincendolo che, scegliendo Eindhoven, avrebbe avuto più possibilità di mettersi in mostra nel professionismo.

Ai tempi si parlava di lui come dell’erede di Zlatan Ibrahimovic, al quale l’italiano somigoiava più che altro per il fisico imponente – sfiora i due metri di altezza – e le movenze in campo, per come difende palla e sa dialogare con i compagni. Contrariamente a Ibra, però, è un mancino naturale.

Due gol da ricordare

In una edizione del torneo di Viareggio, ai tempi in cui vestiva la maglia del PSV, segnò un bellissimo gol a Gianluigi Donnarumma, ai tempi portiere del Milan, scavalcandolo con un sontuoso pallonetto che ancora rimane uno dei gesti ricorda con più affetto.

Assieme a una rete segnata al Monza, datata 2014 ai tempi dei Giovanissimi Nazionali, per Scamacca sono questi i due highlights di una carriera corredata di marcature anche con le varie rappresentative giovanili azzurre.

https://www.youtube.com/watch?v=BwYqhE_45cQ

L’Olanda e il basket

Trasferirsi giovane in Olanda lo ha aiutato a formarsi come calciatore e uomo, permettendogli di formarsi una cultura del lavoro differente e rapportarsi con un’altra tipologia di professionismo. Lo ha dichiarato spesso, peraltro, in interviste nelle quali ripercorreva la sua ascesa.

Una crescita, quella di Scamacca, cominciata col basket per via dell’altezza e proseguita col calcio perché, a detta sua, non si divertiva abbastanza a tirare a canestro. Così, dopo una parentesi alla Lazio, entrò definitivamente nel settore giovanile della Roma.

Caso Scamacca Genoa

Fonte immagine: profilo Ig @GianlucaScamacca

Muzzi come idolo

Al PSV Scamacca ha avuto la fortuna di lavorare con Ruud van Nistelrooy, uno dei più grandi bomber olandesi di sempre. Da lui ha carpito i segreti del mestiere, raccontandone la disponibilità a dispensare consigli e a fargli da confidente.

Però il suo primo punto di riferimento è stato roberto Muzzi, che lo aveva allenato ai tempi dei Giovanissimi della Roma: “Mi ha insegnato tecnica e mentalità: a lui devo la maggior parte delle cose che so oggi”, ha raccontato.

Scamacca, Lazio o Roma?

Il cuore di Scamacca è probabilmente diviso a metà, se si parla di preferenze nella Capitale. Infatti, lui è tifosissimo della Roma al pari dell’intera famiglia, ma alla Lazio deve molto visto che furono proprio i biancocelesti a convincerlo a sposare una carriera nel calcio, oggi con grandi orizzonti davanti.

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