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Alessio Dionisi raccoglierà la pesante eredità di Roberto De Zerbi al Sassuolo: come giocheranno i neroverdi con l’ex allenatore dell’Empoli

Dopo la forte candidatura di Vincenzo Italiano, poi rimasto allo Spezia, e il curioso inserimento di Marco Giampaolo, il Sassuolo ha deciso di puntare decisamente su Alessio Dionisi, ormai ex allenatore dell’Empoli capace – dopo una stagione anonima – di prendere il mano il club toscano riportandolo in A dopo due stagioni.

Dionisi sarà quindi il secondo allenatore più giovane della prossima massima categoria dopo Paolo Zanetti e, attorno a lui, l’interesse è molto forte. A Sassuolo raccoglierà un’eredità molto pesante come quella di Roberto De Zerbi, che ha lasciato l’Emilia dopo tre stagioni alquanto positive. Parallelamente, la società ottimizzerà l’arrivo di Dionisi per imbastire una mezza rivoluzione.

alessio dionisi

Fonte immagine: @cmdotcom (Twitter)

Sassuolo, i big in uscita

Infatti, la nomina di Dionisi servirà proprio per dare un ricambio al gruppo squadra di un Sassuolo arrivato ormai al suo apice, economico e sportivo. Serve cambiare e monetizzare al massimo i big della rosa, che lasceranno i neroverdi in estate in cambio di soldi da reinvestire su profili giovani e futuribili, sui quali l’ex allenatore dell’Empoli dovrà mettere mano.

Via Manuel Locatelli, quindi, ma anche Jeremie Boga, che tatticamente si sposa poco con il calcio che ha in testa Dionisi. E poi, perché, questa potrebbe essere l’estate del salto in alto di Domenico Berardi, senza contare altri calciatori tipo Gian Marco Ferrari e Filip Djuricic, entrambi seguiti da diversi club. Così il tecnico dovrà plasmare un nuovo Sassuolo, una sfida difficile ma stimolante.

Proposta e palleggio

Dionisi porterà un cambio di modulo sostanziale rispetto alla vecchia gestione di De Zerbi. Dal 4-2-3-1 si passerà al 4-3-1-2, con due punte di ruolo e una mezzapunta che agirà da regista offensivo davanti a una mediana che, oltre al classico schermo davanti alla difesa, dovrà schierare due interni capaci di interdire e palleggiare.

La sua filosofia di gioco si è vista in particolare a Empoli più che a Venezia, dove comunque aveva imbastito un lavoro prezioso sul quale poi Zanetti ha implementato il resto. Un calcio identitario, quello di Dionisi, che non è detto non possa portare a Sassuolo anche qualche suo pupillo di Empoli. Uno su tutti, l’interessante terzino sinistro classe 2000 Fabiano Parisi.

Come giocherà il Sassuolo di Dionisi

Un portiere e due centrali in grado di far girare palla e di saltare rapidamente la prima linea di pressing avversaria, un mediano che scala per ricevere in mezzo ai difensori, due terzini dinamici e possibilmente capaci di puntare il fondo, mezzali tecniche e dinamiche e affiatamento nel reparto offensivo.

Queste, fondamentalmente, sono le caratteristiche principali del gioco di Dionisi, capace di mettere sotto tutta la concorrenza durante la scorsa stagione di B dopo una partenza a rilento. Con gli opportuni aggiustamenti di mercato, quindi, Sassuolo può essere la piazza adatta per approcciarsi alla Serie A.

Difficile però oggi dire su quali giocatori farà affidamento, perché il mercato apre a diverse opportunità. Ovviamente, se qualche nome grosso rimarrà, si cercherà di implementarlo al sistema, ma generalmente si può dire che elementi come Consigli, lo stesso Ferrari, Rogerio, Traoré e Caputo faranno decisamente al caso suo.

Una menzione a parte, in tal senso, la merita Giacomo Raspadori, oggi impegnato agli Europei 2021 e con tanti estimatoti in attesa di poter piazzare il colpo. Un altro anno al Sassuolo gli farebbe decisamente bene, per sgrezzarsi e magari aumentare la propria efficacia realizzativa sotto la gestione di un Dionisi che, per peculiarità, potrebbe farlo crescere ulteriormente.

 

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