Sarri ha ancora diverse preoccupazioni in vista della nuova stagione. La situazione dei big in casa Lazio resta tutta da chiarire.
La Lazio si avvicina all’inizio del campionato con qualche certezza in più dopo gli ultimi acquisti portati a casa, ma ancora con tanti dubbi su come sarà il futuro. Maurizio Sarri non ha vissuto al meglio la prima parte del calciomercato, spesso ostacolato dalla necessità di non spendere molto e dal rallentamento di diverse trattative. In più, l’addio di Sergej Milinkovic-Savic era stato messo in conto da tempo, ma anche l’obbligo di sostituirlo al meglio. Gli acquisti di Kamada, Castellanos e Isaksen hanno sistemato un po’ di cose, ma altri volti nuovi dovranno arrivare da qui alla fine di agosto per permettere ai biancocelesti di essere competitivi su tutti i fronti.
Sarri non è più furioso, quindi, non come qualche settimana fa, ma ancora sta aspettando l’arrivo di un altro centrocampista, che con ogni probabilità sarà il mediano davanti la difesa con compiti di regia e rottura e poi l’acquisto di un terzino mancino di piede sinistro, per cui Luca Pellegrini ora è fortemente in pole position. Mancano, quindi, almeno altri due profili a Formello e senza che ne escano altri, se non nomi minori. Non è, però, l’unico problema del tecnico toscano che sta continuando a lavorare sulla tattica, sullo stile di gioco e sul gruppo per presentarsi al meglio al rush iniziale, anche se non a ranghi completi. Infatti, se si guarda un po’ oltre, Claudio Lotito e la società dovranno fare in modo di confermare alcuni interpreti importantissimi per gli equilibri della squadra e senza troppe attenuanti.
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Sarri è in ansia anche per i rinnovi di contratto
Se si guarda ai contratti di alcuni big in squadra c’è poco da sorridere e la sensazione è che si debba intervenire in fretta, già in autunno, per fare in modo di trattenerli alla corte di Sarri. Mattia Zaccagni è stato uno dei grandi protagonisti della stagione scorsa, in alcune fasi ha trascinato la Lazio con i suoi dribbling ed è un interprete perfetto del 4-3-3 del suo allenatore. L’attuale accordo che lo lega al club capitolino, però, scadrà a giugno 2025 ed è, al momento, lontanissimo dal prolungamento. Se qualcuno dovesse avvicinarlo la prossima estate, i biancocelesti non avrebbe grande margine di manovra, anche sul prezzo. La situazione di Felipe Anderson è anche peggio: anche lui è una pedina fondamentale sia in termini di duttilità offensiva, sia per le prestazioni e la continuità offerte, ma il suo contratto è in scadenza a giugno 2024 e non è ancora stato rinnovato. Ciò significa che già da gennaio, se le cose non dovessero cambiare, potrebbe scegliere liberamente il suo futuro e accordarsi con un altro club. Tenendo da parte la grana Luis Alberto che comunque alla fine dovrebbe concludersi per il meglio, anche Nicolò Casale aspetta un segnale dalla società che non è ancora arrivato. È giovane e titolarissimo per Sarri che vuole assolutamente trattenerlo.