Le voci di Sarri alla Fiorentina si rincorrono da tempo, ma l’incontro ponte tra tecnico e società potrebbe sbloccare tutto in vista della prossima stagione
Maurizio Sarri torna in pista? Dopo l’anno sabbatico che sta trascorrendo lautamente pagato dalla Juventus, l’ex allenatore del Napoli, la prossima stagione, potrebbe decidere di tornare in pista. Secondo un’indiscrezione riportata dal Corriere Fiorentino, Sarri avrebbe incontrato la dirigenza viola nella serata di lunedì 22 febbraio, con la promessa – maturata al momento di salutarsi – di risentirsi presto per fare il punto della situazione.
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Un curriculum di primissimo livello
Maurizio Sarri è uno dei migliori allenatori italiani. Lo dice il buon senso, per quello che si è visto concretamente nell’ultimo lustro di Serie A, ma lo dice anche e soprattutto il campo. Infatti, l’ex allenatore del Napoli nel biennio intercorso tra il 2018 e il 2020 ha vinto sia in Italia che in Europa, cosa che per esempio altri sui colleghi decisamente più sponsorizzati non sono riusciti a fare.
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Infatti, dopo aver sfiorato lo Scudetto alla guida del Napoli, Sarri a distanza di un anno ha deciso di rimettersi in discussione all’estero, per la precisione a Londra. Con il Chelsea ha vinto l’Europa League e la squadra, sebbene in Inghilterra si alternassero voci altalenanti sul fatto che fosse ben visto, ha più volte manifestato la propria gratitudine per il lavoro svolto dall’allora manager dei Blues.
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Poi, passato alla Juventus, ha vinto lo Scudetto, mettendosi in bacheca quel trofeo ottenuto dopo decenni di gavetta a bassi livelli, nei polverosi campi di provincia. Un premio alla carriera, praticamente, che lo ha proiettato nella categoria degli allenatori di prima fascia. In estate ha preferito fermarsi, prendere i soldi dell’ultimo anno di contratto e nel frattempo di guardarsi intorno, alla ricerca di un’altra sfida stimolante.
Sarri alla Fiorentina, perché sì
Ci sono diversi motivi che potrebbero far funzionare il matrimonio tra Sarri e la Fiorentina. In primis, proprio perché il tecnico ha vinto quello che voleva, non ci sarebbero problemi a rimettersi in pista in una realtà di metà classifica, dove difficilmente potrebbe vincere qualcosa ma, contestualmente, avrà il tempo per lavorare in pace.
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Infatti, Sarri è un allenatore di concetto, ama dare la propria identità alla squadra che dirige e questa cosa gli è un po’ mancata durante le esperienze con Chelsea e Juventus. D’altronde, spesso i campioni vanno col pilota automatico e serve più un gestore alla Allegri rispetto a un profilo meno elastico. Invece, a Firenze le pressioni complessive sarebbero inferiori e lì, proprio come nei primi anni di Napoli, il tecnico potrebbe plasmare con calma la sua creatura.
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Inoltre, Sarri è figlio di Napoli ma toscano di formazione: prima di decidere di sedersi definitivamente in panchina, intraprendendo la carriera da allenatore, l’ex Juve ha lavorato in banca e diretto diverse realtà locali. Ora potrebbe tornare in Toscana, nel capoluogo, dalla porta principale. Infine, rispetto agli ultimi allenatori della Fiorentina, Sarri rappresenterebbe una sorta di anno zero. Calcio diverso e, di conseguenza, ambizioni – seppure sulla carta – diverse.
Come giocherebbe la Fiorentina di Sarri
Secondo il Corriere Fiorentino, il presidente della Fiorentina Commisso avrà come sempre l’ultima parola. Ergo, l’incontro delle ultime ore non ha valenza di trattativa, ma di semplice sondaggio esplorativo. Però i viola avrebbero una rosa base che potrebbe soddisfare l’allenatore già oggi e quindi, una volta puntellata, potrebbe diventare competitiva con il lavoro di Sarri come valore aggiunto.
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Inoltre, prenderlo significa implicitamente ammettere di voler continuare a investire – magari servirà farlo un po’ meglio, questo sì -, perché di certo uno che negli ultimi due anni ha vinto un paio di trofei importanti non accetterà il non avere le garanzie per poter almeno imbastire un lavoro nel medio-lungo periodo. Se son rose fioriranno, ma il calcio italiano ha tremendamente bisogno di uomini e professionisti come Sarri. E anche la Fiorentina, che ufficialmente ha smentito l’incontro, ne beneficerebbe.
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