Il noto procuratore francese Yvan Le Mée ha parlato inoltre dei tanti talenti del calcio francese accostati nell’ultimo periodo a Milan e Juve. Poi su Galtier: “È bravo, ma per il Napoli meglio Garcia”.
Stando ai rumors di mercato, la Serie A guarda sempre più al campionato francese e soprattutto Milan e Juventus hanno gli occhi aperti sui maggiori talenti che in questa stagione si stanno mettendo in luce. In esclusiva per Minutidirecupero.it ne abbiamo parlato con Yvan Le Mée, procuratore francese che visita spesso l’Italia, dove però l’estate scorsa non è riuscito a portare, come avrebbe voluto, il suo assistito principe: Baptiste Santamaria.
Agente Santamaria: “Siamo soddisfatti della sua traiettoria”
Yvan, cominciamo proprio da Santamaria. Titolare inamovibile di un Friburgo che, ottavo in Bundes, sta facendo ottime cose. In questo momento non crediamo stia rimpiangendo l’Italia…
“Siamo molto soddisfatti per il percorso di Baptiste. Passare dalla Ligue 1 alla Bundesliga era un cambio importante tra due campionati molto diversi. Rispetto a ciò che avviene in Francia, in Germania ci si allena al doppio dell’intensità, per non parlare poi delle partite. Da questo punto di vista trovo che la Bundesliga sia superiore anche alla Serie A e alla Liga, è un campionato in cui si gioca sempre Box-to-Box, come in Premier, per giunta con tanti calciatori di qualità”.
Tra l’altro per lui c’è stato un cambio di ruolo, o meglio, un ritorno al passato.
“In Francia faceva mediano, al Friburgo lo hanno messo mezzala, perché è un calciatore che percorre di media 12,5 km a partita e che ha i piedi per portare palla e partecipare alla fase offensiva. Oggi Baptiste è molto contento perché gioca il suo calcio, lui nasce come centrocampista offensivo. Al Friburgo c’è un allenatore incredibile, Christian Streich, devo ammettere che non lo conoscevo e che ne sono stato rapito. Si tratta di un vero malato della tattica, mi sembra un allenatore italiano più che tedesco. Il Friburgo è tra le squadre che in assoluto giocano meglio in Bundes, un campionato che da questo punto di vista mi piace anche più della premier: la Bundesliga è il campionato in cui si gioca meglio a calcio, e che attira di più come attrattiva. Con l’intensità e la qualità che c’è in campo ogni week-end si nota meno anche il problema ambientale legato all’assenza degli spettatori, che in Francia o in Italia sembra sentirsi molto di più per i ritmi più lenti a cui si gioca”.
Santamaria sul mercato
E ovviamente un giocatore come Santamaria sta già suscitando l’attenzione di club più importanti…
“Innanzitutto bisogna dire che il Friburgo ha un ottimo progetto e sta lavorando alla costruzione di uno stadio pazzesco. Va anche detto però che diverse società che hanno una classifica migliore stanno già iniziando i loro sondaggi. Le squadre in questione non le nomino, ma basta vedere chi c’è sopra in classifica. Le big della Bundesliga sono colpiti da suo livello e dalle cose che fa in campo. Giocatori così non sono facili da trovare e tra l’altro Baptiste è ancora molto giovane (26 anni, ndr). Il gentlemen gentlemen agreement col Friburgo prevedeva di fare due anni qui e poi provare a fare un salto ulteriore, ma per come stanno le cose oggi, qualsiasi offerta, seppur prematura, è da considerare. In Bundesliga hanno spesso l’abitudine di guardare al mercato interno. Le grandi acquistano spesso i giocatori che si mettono in evidenza nelle medio piccole”.
Bravo però il Friburgo a puntare su di lui: possibilità che avrebbero avuto anche diverse italiane.
“Si, le piste più calde in Italia erano legate a Napoli, Atalanta e Bologna. Il problema come sempre sono stati i soldi: nessuno se lo poteva permettere a soli 11 milioni più 4 di bonus. Si trattava di un mercato complicato, con tutti i noti problemi legati al Covid. Peccato, perché i club italiani di solito queste cifre le pagano per un centrocampista così. Non è stato il momento giusto. Se magari però il Napoli non avesse, per esempio, speso 20 milioni su Lobotka…”.
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Napoli – Galtier, pista percorribile
A proposito di Napoli, Yvan, pare che quello di Cristophe Galtier del Lille sia un nome molto gradito a De Laurentiis per il dopo Gattuso…
“Galtier lo conosco bene, era al Marsiglia e io lavoravo spesso con il club. Ha fatto un buon percorso perché si è dato il tempo necessario per crescere quando era al Saint-Étienne, ha fatto bene e al momento giusto è andato via. E oggi, è giunto per lui il momento giusto per fare il salto successivo. Ha ancora un anno di contratto, ma credo abbia voglia di un’esperienza all’estero. Penso sia un allenatore che abbia tutto ciò che serve per allenare il Napoli: le sue squadre giocano bene, sa sopportare le pressioni e potrebbe rilanciare Osimhen. Parentesi sul nigeriano: la cifra a cui è stato pagato per me è pazzesca, decisamente troppo caro. Un club come il Napoli deve prendere un attaacante per 30 e rivenderlo a 70. Se lo compri a 70, devi essere il Real Madrid o il Manchester City, e l’attaccante deve necessariamente essere già pronto.
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Tornando alla panchina degli azzurri, io sinceramente al Napoli vedrei bene Garcia. Conosce già il campionato, magari non fa spettacolo, ma è un pragmatico. A differenza di Galtier, Garcia è in scadenza. Secondo alcuni rumors Galtier potrebbe andare a Lione a sostituire Garcia per cui quest’ultimo potrebbe passare a un’altra big chiudendo il triangolo. Il ritorno in Italia, paese che conosce molto bene, credo sarebbe perfetto per lui e il Napoli, con tutto il rispetto per la Roma, credo sarebbe uno step superiore per la sua carriera. Ripeto, a differenza di Galtier è a scadenza, e in Italia, se non hai già esperienza con questo campionato rischi di pagarlo”.
I talenti francesi da tenere d’occhio
Parliamo Yvan di alcuni talenti in questi giorni accostati alle italiane. Maignan-Milan, per l’eventuale dopo Donnarumma: cosa ne pensi?
“Maignan è forte, scuola PSG, mi ricorda Mandanda. Poteva fare il secondo lì ma preferì andare a giocare e per me oggi ha tutto ciò che serve per sostituire Donnarumma. Ha fatto l’esperienza necessaria”.
Maignan, il portiere del Lille che guarda all’Europeo (e al Milan)
Laurienté, sempre per il Milan?
“Talento scuola Rennes, che sta diventando in Francia un po’ com’è l’Atalanta in Italia, non nei risultati ovviamente, ma nella produzione di giocatori. Si tratta di un prospetto molto interessante. Quest’anno ha fatto gol e assist incredibili. Non è ancora continuo, ma ha grandi colpi”.
Chi è Armand Laurienté: caratteristiche tecniche e ruolo
Louza del Nantes, anche qui l’occhio attento del Milan
“Ottimo centrocampista, dotato di tecnica, velocità e forza fisica. Il problema qui è che è difficile comprare dal Nantes: se vale 10, ti chiedono 20. Ma è un giocatore molto interessante anche lui”.
Aouar-Juve?
“Aouar è veramente forte, ha talento e bagaglio tecnico incredibili. Manca un po’ in continuità e in forza fisica, ma sappiamo che alla Juve si lavora molto sui giocatori da questo punto di vista, quindi anche per lui sarebbe la destinazione ideale. Per esempio oggi Rabiot è un’altra persona, oltre che un altro giocatore. Mi preoccupa il prezzo: chiedono 50 milioni e per esperienza personale so che è molto difficile acquistare calciatori dal Lione. Alla Juve, come a molte altre, pare che oggi manchino i soldi. Un altro tema è dove sistemarlo. Può fare tanti ruoli, ma rende meglio da mezz’ala. Nel 442, per esempio, non troverebbe ideale collocazione, perché non è ne un esterno ne una seconda punta”.
Cherki, ancora per la Juve?
“Uno dei più grandi talenti del calcio francese e non solo. Si tratta di un esterno, ma anche trequartista, di straordinarie doti. A ora però gli manca la continuità, non riesce a esprimere le sue qualità e anche quando gioca non riesce a fare le cose che potrebbe fare. Se la Juve lo prende, deve farlo per girarlo magari al Sassuolo e lasciargli un anno per crescere perché questo ragazzo in questo momento ha bisogno proprio di questa continuità. La difficoltà poi è la solita: il prezzo. Il Lione ne fa una valutazione altissima, parliamo di 30 milioni”.
Porterai qualcuno dei tuoi assistiti in Italia la prossima estate?
Vi dico occhio a Houboulang Mendes del Laurient (classe ’98). Ha il contratto in scadenza nel 2022 e non rinnoveremo, Per tutte quelle che cercano un quinto, può essere un’ottima occasione di mercato. In Italia oggi più qualcuno mi sta chiedendo di lui. Sono molto contento per Florian Ayé, un altro dei miei, per quello che sta facendo al Brescia, dove aveva avuto un inizio di avventura complicato. Ora però sta segnando a raffica e battere un record facendo meglio di Baggio e Caracciolo non è cosa tutti, speriamo che continui così e che chiuda a 15-20 gol”.
Di Andrea Falco
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