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Sandi Lovric, sloveno di origine croata, ha messo a segno la rete decisiva della Slovenia contro la Croazia. Centrocampista del Lugano un tempo vicino alla Serie A, potrebbe essere uno dei giocatori da seguire nelle qualificazioni

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I derby delle nazionali balcaniche non sono mai derby come tutti gli altri: frizioni e dissapori centenari covano sotto la sottile patina del match sportivo. Slovenia – Croazia non ha magari il livello di tensione che può esserci in un Serbia – Kosovo, ma è comunque una sfida tra due delle prime nazioni a dare il via alla dissoluzione della Jugoslavia all’inizio degli anni Novanta.

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Ed è anche una delle partite che ieri sera hanno aperto le qualificazioni UEFA ai Mondiali del 2022. Il risultato, a sorpresa, ha visto i vicecampioni del mondo in carica cadere 1-0 in Slovenia, sotto un gol di un ragazzo promettente che racchiude nella sua storia le complessità dei rapporti tra questi due paesi, Sandi Lovric.

Sloveno e croato

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Sulla sua carta d’identità, Lovric ha scritto come luogo di nascita Lienz, in Austria, come tanti ragazzi balcanici nati negli anni Novanta, e infatti la sua prima selezione è stata quella dell’Austria: a livello giovanile, ha rappresentato la nazionale di Vienna tra il 2013 e il 2019, prima di optare per la Slovenia.

Un’opzione curiosa, visto che Lovric è figlio di croati: i suoi genitori emigrarono in Slovenia prima della sua nascita in cerca di lavoro, e da lì successivamente si mossero verso la più ricca Austria, dove si stabilirono definitivamente. Lo stesso giocatore ha dichiarato di parlare fluentemente il croato, oltre al tedesco; ma parte della sua vita l’ha trascorsa in Slovenia, dove i genitori avevano ancora dei legami e dove di frequente la famiglia andava in vacanza.

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Una storia non troppo diversa da quella del suo compagno di Nazionale Josip Ilicic, nato in Bosnia da una famiglia di origine croata e cresciuto poi in Slovenia. Oggi Ilicic gioca all’Atalanta, e anche Lovric è stato nel mirino di club italiani, venendo osservato già negli anni scorsi da Juventus, Inter e soprattutto Bologna.

Lovric, un centrocampista in attesa di consacrazione

Il gol alla Croazia, arrivato con un bel tiro dal limite dell’area, può accendere i riflettori su questo centrocampista classe 1998, in possesso di un discreto talento ma anche in cerca della sua occasione per farsi notare da club più blasonati.

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Mediano o trequartista elegante e specializzato nei passaggi a tutto campo, è cresciuto allo Sturm Graz, con la cui maglia nel 2015, a soli 16 anni, aveva attirato l’interesse di Inter e Juventus. La sua crescita in Austria non è stata convincente come ci si poteva aspettare all’inizio, e così nel 2019 Lovric ha deciso di non rinnovare il proprio contratto, rendendosi disponibile a parametro zero. Fu in quel momento che il Bologna pensò di portarlo in Italia, ma l’affare non si concluse, e lo sloveno ripiegò sul più modesto Lugano.

Lovric, tra Lugano e Lubiana

Il club svizzero non è certamente la vetrina migliore a livello europeo, ma Sandi Lovric ha decisamente alzato il livello generale della squadra, in particolare grazie al suo modo di condurre il gioco e di servire passaggi decisivi ai compagni (14 assist tra la scorsa stagione quella attuale). Grazie a lui, il Lugano si trova al terzo posto in classifica, che consentirebbe l’accesso ai preliminari di Europa League.

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Lovric fa parte del nuovo corso della Slovenia del ct Matjaz Kek, che dopo il fallimento delle qualificazioni agli Europei ha aggiunto nuovi nomi alla rosa della Nazionale (oltre a lui, anche Petrovic del Rapid Vienna, Gnezda Cerin del Rijeka e Kramer dello Zurigo).

E il primo risultato importante, firmato proprio da Lovric, si è già visto: la Slovenia ha sconfitto l’avversaria più temibile del girone, e sabato affronterà la Russia. Le altre rivali in vista di Qatar 2022 saranno le abbordabilissime Cipro e Malta, e poi la Slovacchia, ieri bloccata a Cipro sullo 0-0.

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