L’arrivo di Alexis Sanchez all’Inter ha diviso il tifo e l’opinione pubblica. Perché i nerazzurri hanno deciso di chiudere l’operazione.
Affare fatto, anzi sono due: Joaquin Correa si è trasferito al Marsiglia in prestito con diritto di riscatto che potrebbe diventare obbligo a determinate condizioni, ma l’Inter si è fatta trovare pronta e l’ha sostituito immediatamente con Alexis Sanchez che aveva rifiutato una serie di offerte e ha aspettato la sua ex squadra, avendo ragione alla fine. I nerazzurri completano, dunque, il loro attacco, visto che nella mattinata di oggi è arrivata l’ufficialità del ritorno del cileno e non senza critiche. Molti imputano ai nerazzurri di aver puntato su un calciatore che non ha più davanti tanti anni di carriera e che, per numeri, non ha fatto meglio di tanti altri in giro per l’Europa anche nell’ultima stagione, nonostante sia riuscito a realizzare 18 gol con la maglia del Marsiglia tra tutte le competizioni.
In effetti, non si può dire che l’acquisto di Sanchez sia fatto pensando al futuro, ma solo allo stretto presente e non a caso l’Inter ha deciso di sottoscrivere un accordo di un solo anno con l’ex Barcellona e Udinese. Il calciomercato, però, per i nerazzurri non ha preso una piega semplice. Romelu Lukaku, che doveva essere il grande acquisto nel ruolo, ha tradito di fatto il club con cui ha giocato una finale di Champions League alcune settimane prima e ha costretto, con tutte le difficoltà del caso a virare su Marko Arnautovic. Poi c’era la necessità di rivalorizzare Correa, ormai fuori dai progetti di Inzaghi, e il suo sostituto come quarto elemento del reparto offensivo è stato il cileno. Di certo, il tecnico piacentino non si può aspettare da lui una valanga di gol, ma un aiuto sotto il profilo tattico e della leadership sicuramente.
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Sanchez è una richiesta diretta di Inzaghi
Tra i vari Lautaro Martinez, Thuram e Arnautovic, infatti, Sanchez è l’unico che ha caratteristiche da seconda punta pura, in grado di saltare gli avversari e destreggiarsi nello stretto. Inoltre, conosce già l’ambiente, con cui ha anche vinto diversi trofei, e molti degli attuali compagni di squadra. Tutto ciò dovrebbe favorire il suo ambientamento, rispetto a un elemento nuovo arrivato dall’estero. In ogni caso, il calciatore è stato una richiesta diretta che Inzaghi ha avanzato alla società, che ha scelto in poco tempo di accontentarlo, anche perché era lo stesso attaccante che spingeva per il ritorno. Certo, per il futuro bisognerà pensare un calciatore di maggiore prospettiva, ma in questa stagione Sanchez è pronto a dare il suo contributo nelle continue rotazioni offensive e sembra parecchio carico per questo ritorno al passato. Inoltre, l’Inter ottiene un piccolo risparmio anche nelle cifre. L’ingaggio dell’ex Udinese, bonus compresi, dovrebbe essere di 3 milioni l’anno, meno di Correa che ne percepiva 3,5. E poi il Marsiglia ha corrisposto ai nerazzurri anche l’ammontare del prestito oneroso. Ci sarà tempo per pensare al futuro, ma il presente si chiama Alexis Sanchez.