Antonio Sanabria è il nome nuovo accostato al Torino: è una richiesta di Nicola, che lo ha già allenato al Genoa
L’arrivo di Davide Nicola al Torino apre scenari di mercato differenti da quelli che, forse con troppa fiducia, i tifosi granata si aspettavano prima dell’esonero di Marco Giampaolo. Secondo le ultime ricostruzioni, il direttore sportivo Davide Vagnati starebbe lavorando su un attaccante da consegnare al nuovo allenatore. Il nome caldo è quello di Antonio Sanabria, paraguayano classe 1996 del Betis.
Sanabria è ormai ai margini della squadra andalusa – nell’ultimo match, quello vinto contro il Celta, non è nemmeno sceso in campo – e può partire, ma gli spagnoli vorrebbero comunque monetizzarlo a dovere. Da questo orecchio Urbano Cairo ci sente poco: il Torino si muove in perenne spending review e i 12 milioni richiesti dal Betis, sebbene non cash e immediati, fanno nicchiare la proprietà.
Sanabria al Torino: lo vuole Nicola
Sanabria però sarebbe una precisa richiesta di Davide Nicola, che ha già avuto modo di allenarlo durante la sua parentesi al Genoa, squadra nella quale lo stesso 24enne sudamericano ha giocato per una stagione e mezza. I primi sei mesi li ha passati sotto la Lanterna in prestito, poi Preziosi ha speso 600mila euro per un prestito oneroso, senza però esercitare il riscatto.
Così Sanabria è rimasto a Siviglia, ma senza trovare spazio. Nicola lo rivorrebbe al suo fianco, per cucirgli addosso i galloni di partner per Andrea Belotti, ultimamente inceppatosi in fase realizzativa. Un bel problema per il Torino, alle prese con una corsa salvezza che, numeri alla mano, parrebbe decisamente proibitiva.
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Ex baby prodigio del calcio spagnolo
Fino a pochi anni fa Sanabria veniva considerato come uno dei gioielli più cristallini del vivaio del Barcellona. In Catalogna ha percorso tutto il cammino nel settore giovanile blaugrana, prima di spiccare il volo verso Sassuolo. I neroverdi, ai tempi in cui il paraguayano si metteva in luce nel Sudamericano under 20, decisero di investirci su quasi 6 milioni di euro. Sei mesi dopo Sanabria era già alla Roma, precettato dal suo grande stimatore Sabatini.
Dopo un anno privo di gioie in giallorosso, finisce in prestito allo Sporting Gijon e poi al Betis, che prima regala una bella plusvalenza alla Roma e poi lo mette al centro del proprio attacco. Ma con Quique Setién le cose non vanno, così il Genoa prova a rilanciarlo in un campionato in cui Sanabria ha dimostrato di trovarsi bene. In rossoblu, il paraguayano ha concluso l’esperienza segnando 9 gol.
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Antonio Sanabria, caratteristiche tecniche e ruolo
Ma perché Nicola è un estimatore di Sanabria? Leggendo un po’ gli identikit degli attaccanti finiti nel mirino del Torino, sembrerebbe che i granata stiano cercando una punta in grado di aprire spazi nei quali Belotti possa inserirsi. Il Gallo, infatti, da tempo ha un po’ rivisitato quello che dovrebbe essere il suo ruolo in campo, partendo più defilato sulla sinistra e sgommando verso la zona centrale per provare a colpire.
Lo fa spesso con la palla al piede, ma l’inserimento di Sanabria potrebbe aiutarlo a muoversi tra le linee dettando invece il passaggio a un compagno. Il paraguayano è molto bravo a giocare spalle alla porta, protegge bene palla e si muove tanto, ma – contrariamente a Belotti – è molto efficace quando riempie l’area di rigore.
Destro naturale, oltre 180 centimetri di altezza, Sanabria si può quindi considerare un numero nove abbastanza particolare, capace di abbassarsi a duettare con i compagni smistando palla e partecipando alla costruzione offensiva della manovra. L’idea è quindi di trovare qualcuno che possa aiutare Belotti a ritrovare i propri standard. Nicola lo aspetta, sperando di essere accontentato.
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