San Siro sembra ormai vicino a essere abbandonato da Milan e Inter, che sarebbero disposte a costruire i propri stadi altrove, forse anche fuori da Milano.
In questi giorni si è tornati a discutere dello stadio di San Siro e del suo futuro, che sembra ormai sempre più lontano dal calcio, almeno di Serie A. Il celebre impianto intitolato a Giuseppe Meazza, che risale al 1926 e per i primi nove anni fu di proprietà del Milan, dovrebbe non ospitare più le partite delle due squadre milanesi, ormai intenzionate a seguire progetti diversi.
La notizia che entrambi i club starebbero prendendo in seria considerazione di lasciare San Siro è stata diffusa e confermata negli scorsi giorni, e potrebbe segnare una svolta storica. Dopo un lungo tira e molla col Comune, alla fine Inter e Milan studiano quindi delle alternative più fattibili, anche se nulla è ancora ufficiale. Spieghiamo bene cosa sta succedendo.
Perché Milan e Inter abbandonano San Siro
San Siro è uno stadio molto vecchio, per cui il bisogno di un ammodernamento è impellente. Le modalità sono però molto variegate: per ottenere maggiori introiti, Inter e Milan avrebbero bisogno di avere ognuno un proprio stadio di proprietà , ma ciò comporta costi molto elevati, e per questo inizialmente si era ipotizzato di edificare assieme un nuovo impianto. Inizialmente, si era pensato di farlo a Sesto San Giovanni, a nord di Milano.
Il Comune di Milano ha cercato di trattenere almeno una delle due squadre a San Siro, per questioni di prestigio ma anche economiche. Inizialmente ci sono state critiche in merito all’idea di demolire l’impianto, anche a causa di vincoli architettonici, ma il problema da questo punto di vista è stato superato. È rimasto quello dei costi, molto elevati, per demolire e ricostruire lo stadio, che resterebbe di proprietà comunale e con gestione condivisa tra i due club (quindi, con ricavi limitati).
Attualmente i nerazzurri hanno grossi problemi economici, per cui stanno spingendo per un progetto con coinvolga anche il Comune e i rossoneri, ma che per adesso sta avendo tempi lunghi. Il Milan, con la nuova proprietà Cardinale, vuole invece concludere in tempi brevi. Qui si è creata una frattura, con i rossoneri che hanno iniziato a pensare di andare da soli, cosa che potrebbe spingere anche l’Inter ad allontanarsi da San Siro.
Dove saranno i nuovi stadio di Milan e Inter
Il Milan punta dunque a un suo nuovo stadio di proprietà , ma non dovrebbe allontanarsi troppo da San Siro, in realtà : l’area attualmente valutata dai rossoneri è quella dell’ippodromo La Maura, una struttura privata molto vicina al Meazza. A confermare questo piano è stato l’ad dell’Inter Alessandro Antonello, dopo un incontro avuto dai dirigenti dei due club e il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Antonello ha aggiunto che anche i nerazzurri hanno pronto un piano B, nel caso in cui il Milan decidesse realmente di perseguire un proprio progetto. La prima ipotesi per l’Inter, secondo la Gazzetta dello Sport, è stata quella di Assago, un comune a sud di Milan già sede del celebre Mediolanum Forum.
Tuttavia, l’amministrazione comunale di Assago ha negato di aver avuto alcun contatto con i dirigenti nerazzurri, e così gli occhi degli interessati si sono spostati altrove. L’area interessata all’Inter sarebbe infatti poco distante, nel comune di Rozzano, anche se il club continua a sperare in un accordo col Milan per restare a San Siro.
Cosa succederà a San Siro
Il rischio, a questo punto, è che San Siro resti vuoto e non venga più utilizzato per partite di Serie A. Un problema economico per il Comune di Milano e per tutta l’area limitrofa, considerando che comunque l’impianto potrebbe lo stesso necessitare di lavori. Andrà quindi trovata una nuova destinazione al Meazza anche senza Milan e Inter, e al vaglio ci sono varie ipotesi.
Oltre a fargli ospitare eventi musicali e sportivi esterni al calcio, San Siro potrebbe sopravvivere anche come stadio dedicato unicamente agli incontri della Nazionale, o partite di particolare prestigio in campo neutro, come una sorta di Wembley italiano. Un’altra ipotesi potrebbe essere quella di utilizzarlo anche le per le partite (o almeno alcune di esse) delle due squadre femminili della città , entrambe militanti in Serie A.