“Sono dell’idea che tutti possono sbagliare”. Bastano queste poche parole per inquadrare la figura di Samuele Ricci, giovanissimo talento scuola Empoli classe 2001, ormai da qualche mese stabilmente nel giro della prima squadra guidata da Pasquale Marino. Testa sulle spalle, pochi fronzoli, tecnica e dinamismo che sembrano aver stregato diversi club di A pronti ad assicurarselo. In pole position sembra esserci il Napoli (a caccia anche di Victor Osimhen, scopri chi è), ma sul calciatore ci sono anche Milan e Sassuolo.
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Chi è Samuele Ricci, il giovane veterano
A dispetto dell’età, Ricci pensa già da veterano. Lo dimostra appunto il modo con cui liquidò le inevitabili domande sul gol negatogli nella partita contro il Cosenza dello scorso 26 dicembre dall’arbitro Pezzuto, quello che sarebbe stato il suo primo centro tra i professionisti. Un’autentica prodezza balistica, nella quale c’è tutto il repertorio di uno di quei profili destinati a fare strada a meno di clamorosi imprevisti.
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Di quella azione, impressiona soprattutto il modo con cui Samuele Ricci riesca a mandare a vuoto il pressing avversario, portandosi in una frazione di secondo la palla sul piede sinistro con il quale fulmina il portiere avversario Perina da distanza ragguardevole. Forte e preciso il suo tiro si stampa sulla traversa, ricadendo ben oltre la linea di porta, senza che né direttore di gara né assistente di linea se ne accorgano. Il primo gol fantasma della stagione è stato proprio quello realizzato da Ricci – 21 presenze stagionali con l’Empoli, 14 da titolare – fiore all’occhiello di uno dei settori giovanili più floridi e produttivi del calcio italiano.
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Caratteristiche tecniche e il percorso nell’Empoli
Poco male, perché la sensazione è che, a dispetto del ruolo ricoperto, l’appuntamento sia soltanto rimandato. Scoperto dall’eccellente scouting del club toscano nel Valdera, ha svolto tutta la trafila nel settore giovanile partendo dalla categoria esordienti, sviluppando negli anni ottime doti tecniche e una capacità di leggere le varie fasi del gioco sopra la media. L’approdo in prima squadra è stato la diretta conseguenza di un percorso che l’ha visto partire esterno destro, crescere da mezzala e affermarsi come regista basso davanti alla difesa.
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A lanciarlo è stato Cristian Bucchi, ma Samuele Ricci ha convinto anche Muzzi e Marino, gli altri due tecnici alternatisi in panchina in questa travagliata stagione che nei piani societari avrebbe dovuto ricondurre la squadra in serie A. È tuttavia assai probabile che il grande salto Ricci lo faccia ugualmente, se saranno confermate le voci di un forte interessamento su di lui da parte del Napoli. A prescindere da quel che sarà, è evidente come Ricci debba ancora migliorare soprattutto sotto l’aspetto tattico e fisico, ma il parere degli addetti ai lavori è unanime nel considerarlo tra i protagonisti del prossimo futuro.
Statistiche da regista moderno
Perno del centrocampo della Primavera guidata da Lamberto Zauli – salva dopo il doppio spareggio play out contro il Genoa – già all’inizio della stagione scorsa 2018/2019 Samuele Ricci aveva partecipato al ritiro precampionato agli ordini di Aurelio Andreazzoli. Nel giro della nazionale Under 19, dove a gennaio ha disputato con la fascia di capitano al braccio il match con la Spagna, ha attirato su di se le attenzioni di tutti senza tuttavia mostrare di patire le luci dei riflettori puntate addosso.
Maturo, in campo e fuori, consapevole dei propri i mezzi ma non per questo appagato da quanto messo in mostra finora. I numeri della sua stagione si confermano tendenti al positivo, in controtendenza rispetto agli alti e bassi che hanno sin qui contraddistinto il campionato dell’Empoli. Stabilmente impiegato nel ruolo di regista in un centrocampo a tre, viaggia a una media di 86.4% di “passaggi accurati” secondo i dati forniti da Wyscout. Regista moderno in grado di alternare gioco corto e lungo (dove la percentuale si attesta al 57.7%), ricorre spesso al dribbling sfruttando il passato da mezzala di qualità, uscendo vincente nel 56.8% dei duelli in mezzo al campo.
La rapidità dei primi metri va di pari passo alla velocità di pensiero, particolare di fondamentale importanza per un centrocampista moderno dal quale passa gran parte del gioco di una squadra. In questo senso, Samuele Ricci perde pochi palloni nella propria metà campo (33.6%) e risulta efficace nel recupero palla in zona avanzata (47.2%).
Dopo aver costretto in panchina Stulac, arrivato dal Parma per fare la differenza, Ricci sembra determinato a proseguire la sua personale ascesa che verosimilmente lo porterà molto in alto. Laddove soltanto i teneri e innocenti sogni di bambino si erano spinti.
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