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Samardzic non sarà un nuovo calciatore dell’Inter. I nerazzurri, però, ora hanno un tesoretto importante da reinvestire sul mercato.

Tanto tuonò che piovve. La trattativa tra l’entourage di Lazar Samardzic e l’Inter è naufragata e con lei la possibilità per il centrocampista di sbarcare in nerazzurro, nonostante dal fronte del calciatore fino a qualche ora fa continuasse a regnare l’ottimismo sul buon esito dell’affare. Il tira e molla partito dal padre non ha portato i suoi frutti e ora il talento naturalizzato serbo è tornato a Udine con i friulani che hanno tutta l’intenzione di attuare il pugno di ferro con lui. Anche per i bianconeri sono cambiate diverse cose rispetto a qualche giorno fa: il mancato arrivo dei 25 milioni pattuiti con la Beneamata porterà inevitabilmente una rimodulazione del calciomercato e probabilmente qualche altro sacrificio tra i big in rosa, Beto su tutti.

Sono ancora discorsi prematuri, però, perché la triste attualità (anche strana, se vogliamo) delle ultime ore vede un colpo sfumare dopo che erano state effettuate anche le visite mediche. E non è mai un epilogo banale. L’Inter aveva fissato a stamattina l’ultimatum a Samardzic e i suoi agenti per accettare l’offerta precedentemente concordata, ma le parti non sono riuscite a trovare un accordo. Anche perché a quel punto la Beneamata non aveva alcuna intenzione di rinegoziare i termini al rialzo. Nulla di fatto, quindi, se non la frustrazione per un’operazione che avrebbe fatto il bene di tutti, ma che alla fine non si chiuderà. Per guardare il bicchiere mezzo pieno, però, Marotta e Ausilio potranno reinvestire i 25 milioni del mancato arrivo di Samardzic per altri colpi. A poco più di due settimane dalla fine del calciomercato non è affatto un dato banale, anche perché sono almeno due le caselle che vanno ancora coperte in rosa, probabilmente con dei titolari.

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Samardzic non s’ha da fare: l’Inter punta due colpi

Considerando che la società nerazzurra era disposta a offrire 30 milioni per Romelu Lukaku o Folarin Balogun in attacco e, invece, ha pagato solo dieci milioni per Marko Arnautovic, già da lì c’è un risparmio secco di 20 milioni, senza considerare le differenze di ingaggio. Se sommati ai 25 che sarebbero dovuti uscire per Samardzic, allora si ottiene un totale da 45 milioni che l’Inter dovranno decidere se risparmiare definitivamente in attesa di tempi migliori o piazzare su un paio di colpi funzionali al gioco di Simone Inzaghi. Sicuramente le pedine che mancano sono un altro attaccante, nel caso in cui dovesse Joaquin Correa dovesse essere ceduto, e un nuovo braccetto destro di difesa, con Yann Bisseck che non sembra ancora pronto per quel ruolo. A questo punto, i nerazzurri potrebbero tornare con forza su Tomiyasu o Chalobah, sempre che Arsenal o Chelsea dovessero abbassare le loro pretese, ma anche su un profilo come Benjamin Pavard, che però insiste per andare al Manchester United. In attacco, invece, potrebbe esserci un ritorno di fiamma per Taremi o per lo stesso Beto. Certo, manca sempre meno al gong finale e di grossi nomi in giro non ce ne sono poi tanti: questa è una difficoltà da non sottovalutare.