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Di Saliou Lassissi ci si ricorda molto poco per ciò che fatto in campo. In compenso l’ivoriano fece parlare di sé per il carattere irascibile.

In molti lo ricordano come uno dei calciatori più cattivi passati nel campionato italiano. Lui è Saliou Lassissi, difensore arcigno che ha giocato con Parma, Sampdoria, Fiorentina e Roma, anche se proprio l’esperienza con i giallorossi ha segnato di fatto una svolta negativa in carriera.

Ma non per il carattere intemperante e spesso votato all’irascibilità, come attestano le quattro espulsioni rimediate in carriera dal 1998 al 2004. Va detto però che la prima parte del 1998 per Lassissi fu da assoluto comprimario, con una sola presenza da gennaio a giugno dopo che il Parma lo prelevò dal Rennes.

E che dal 2001 al 2004 con la Roma non scese mai in campo. Colpa di un brutto infortunio rimediato in una partita amichevole di agosto con il Boca Juniors. Lui è nato ad Abidjan, in Costa d’Avorio, il 15 agosto 1978 ma ha anche la nazionalità francese.

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Saliou Lassissi, la predisposizione a litigare

Lassissi

Un esempio della sua focosa indole si ebbe in una amichevole estiva nel luglio sempre del 1998 contro l’Inter. In tale circostanza Saliou Lassissi battibeccò più e più volte con il nerazzurro Zamorano.

E come se non bastasse, venne addirittura recluso all’interno di un campo militare dopo avere scatenato una rissa in un allenamento con la sua nazionale. Il giocatore finì con il mollare un pugno ad un compagno di squadra.

Il Parma dovette fare non poca fatica per farlo tornare a casa. Mentre il suo inizio alla Roma fu negativo anche per un ritardo al primo giorno di allenamento. Una cosa che sarebbe meglio evitare se come allenatore hai un sergente di ferro come Fabio Capello.

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Lo scontro con la Roma dopo l’infortunio

Ma non finisce mica qui: dopo l’intervento chirurgico per il grave infortunio subito al ginocchio sinistro, nasce un litigio vero e proprio anche con la dirigenza della Roma. Alla quale partecipa anche Antonio Caliendo, suo procuratore, che se la prende con lo staff medico giallorosso.

Il club da par suo lo accusa di non avere rispettato quanto concordato e di essere scappato dalla clinica di Villa Stuart per fare di testa sua. Anche una volta guarito, lui dirà che la Roma non lo prende più in considerazione, pur essendo regolarmente inserito nelle liste per Serie A e coppe europee.

“Lo fanno per non pagarmi”, dirà lui, che lamenta anche diversi arretrati che la società capitolina non gli avrebbe corrisposto. E prima di ciò, ci furono tre modeste stagioni alla Sampdoria, ancora al Parma e poi alla Fiorentina, con un minutaggio molto discontinuo.

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Cinque turni di squalifica con la Samp, e lui picchiò il compagno di squadra

Coi blucerchiati si beccò 5 giornate di squalifica per avere provato ad aggredire prima Nicola Ventola e poi l’arbitro che lo espulse. Alla fine se la prese con Francesco Palmieri, suo compagno di squadra, che provò a calmarlo.

Lo colpì diverse volte scagliandolo a terra. Ed a Firenze rimase coinvolto in un incidente stradale, andando a sbattere contro un cassonetto dell’immondizia. Ed una vigilessa lo denunciò per aggressione.

Dopo l’Italia, Lassissi ha girovagato per 7 anni tra Svizzera, Francia, Costa d’Avorio e Polonia, giocando la miseria di 17 partite in tutto, e vivendo anche un primo ritiro dal calcio giocato, durato un anno e mezzo. L’ultima sua vera gara tra i professionisti fu con la maglia della Fiorentina. In carriera ha giocato appena 96 partite in tutte le competizioni, comprese 8 presenze con la Costa d’Avorio.

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