La Salernitana sembrava spacciata fino a pochi mesi fa, mentre oggi è rientrata in corsa per evitare la retrocessione, con ancora una partita da recuperare.
Chi l’avrebbe mai detto che ad aprile, a cinque giornate dalla fine della stagione, saremmo stati qui a parlare della salvezza della Salernitana? L’8 febbraio, dopo il pareggio in casa contro lo Spezia, sembrava che le possibilità dei granata di restare in Serie A avessero subito un brusco taglio, date la grandi speranze che la società riponeva in una vittoria nello scontro diretto contro i liguri.
La squadra campana, dopo un difficile inizio di campionato gravato dall’incertezza dovuta alla questione multiproprietà, sembrava destinata a essere l’ennesimo caso di condannata alla retrocessione con largo anticipo, e inevec ora le cose sono cambiate. L’arrivo in panchina di Davide Nicola, il 15 febbraio, ha impresso una svolta alla stagione della Salernitana, che da quel momento ha ricominciato a credere in un sogno quasi impossibile.
Il percorso salvezza della Salernitana
Un cambio di rotta dovuto soprattutto al rallentamento degli avversari, se è vero che dall’arrivo del nuovo tecnico il club granata ha messo assieme solo 9 dei 22 punti della sua classifica. Quello che è cambiato è senza dubbio l’atteggiamento in campo e la sicurezza dei propri mezzi, che si rispecchiano soprattutto nelle prestazioni difensive: precedentemente, la formazione campana aveva chiuso una partita subendo almeno 3 reti in ben 9 occasioni, mentre con Nicola questo è accaduto una sola volta (contro l’Inter).
Pareggi con Milan, Bologna e Sassuolo; sconfitte di misura contro Torino e Roma; e poi le vittorie: due consecutive, per la prima volta in stagione, sabato in casa della Sampdoria e poi stasera in casa dell’Udinese. Sei punti in quattro giorni, che hanno finalmente permesso ai ragazzi di Nicola di staccarsi dall’ultimo posto in classifica, raggiungendo a 22 punti Genoa e Venezia ma scavalcando i rossoblù.
E con un ulteriore vantaggio: mercoledì prossimo, il 27 aprile, la Salernitana affronterà nel secondo recupero stagionale proprio i lagunari, che specularmente stanno vivendo un preoccupante periodo di flessione (ultimo punto il 20 febbraio, senza vittoria dal 12 dello stesso mese). Vincendo, i campani salirebbero al 18° posto, staccando di tre punti le inseguitrici e rientrando in corsa per la salvezza, trovandosi solo a -3 dal Cagliari.
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Cosa deve fare la Salernitana per salvarsi
Dalla loro parte, Nicola e i suoi ragazzi hanno il fatto di avere il destino nelle proprie mani, o quasi. Come detto, la prima partita fondamentale, a questo punto, è il recupero del 27 aprile contro il Venezia. Succesivamente, l’8 maggio ospiteranno proprio il Cagliari: con due vittorie, la salvezza acquisterebbe grande concretezza.
Il difficile, però, sarà non perdere contatto con le avversarie dirette nelle altre quattro partite che rimangono: domenica 24 aprile, per esempio, la Salernitana riceverà la Fiorentina; una settimana dopo sarà di scena a Bergamo e, nelle ultime due della stagione – il 15 e il 22 maggio – se la vedrà contro Empoli e Udinese.
Altri due momenti decisivi di questa corsa salvezza potranno essere, con molta probabilità, i due scontri diretti che riguarderanno le avversarie. Questa domenica, 24 aprile, il Cagliari dovrà giocare a Marassi col Genoa; poi, nell’ultima giornata del 22 maggio, ancora i sardi saranno di scena a Venezia. Scontri diretti che potrebbero escludere dalla lotta gli alri due fanalini di coda della Serie A, o toglierepunti alla quart’ultima.
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