Cosa è successo tra Sabatini e la Salernitana? Dopo il clamoroso addio, stanno emergendo maggiori dettagli sui motivi della rottura col presidente Iervolino.
Da giovedì 2 giugno, Walter Sabatini non è più il direttore sportivo della Salernitana, la squadra che aveva contribuito in maniera determinante a salvare dopo il suo arrivo a gennaio, chiamato dalla nuova proprietà di Danilo Iervolino.
Un sodalizio che sembrava destinato a durare almeno ancora per una stagione, e che invece si è infranto durante l’incontro di mercoledì sera. I motivi della rottura non sono ancora del tutto chiari, ma nelle ore successive hanno iniziato a emergere dettagli sempre nuovi, che hanno messo in luce la differenza di vedute tra proprietà e dirigente, in particolare in merito al calciomercato e ai rapporti coi procuratori.
Cosa è successo tra Sabatini e la Salernitana
Come vi avevamo già anticipato ieri, il problema principale ha riguardato le commissioni pagate ai procuratori dei giocatori acquistati da Sabatini durante il mercato dello scorso gennaio: già a quei tempi, il nuovo proprietario del club granata aveva detto pubblicamente “Sono neofita del calcio ma sono quello che tira fuori i soldi e mi sembra strano un sistema in cui agli agenti vengano corrisposte cifre del genere. A volte guadagnano quasi più dei giocatori, è inaccettabile”.
Oggi, Calciomercato.com aggiunge che il problema sarebbe scoppiato in realtà dopo l’incontro di mercoledì sera, in piena notte, durante una discussione su Whatsapp tra Iervolino e Sabatini. Il direttore sportivo intendeva rinnovare il contratto di Mamadou Coulibaly, 23enne centrocampista senegalese che ha giocato l’ultima stagione in prestito dall’Udinese, ma di cui era già previsto il riscatto da parte della Salernitana.
Il rinnovo prevedeva una commissione da pagare una commissione che Iervolino ha ritenuto troppo onerosa, e lì sarebbe arrivata la rottura. Tuttavia, la storia potrebbe nascondere ben altri retroscena: l’affare Coulibaly era stato concluso prima che Sabatini arrivasse a Salerno, e il direttore sportivo umbro ha solo dovuto ratificarlo. Inoltre, Coulibaly è stato ai margini della squadra di Nicola, in questa seconda parte della stagione, giocando appena due partite nel girone di ritorno, a fine stagione e sempre da subentrante. Pare strano che la rottura sia arrivata su una questione così secondaria.
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