Roma Torino sarà il posticipo delle 18:00 della 14a giornata: la sfida tra queste due squadre riporta ad una serata speciale nella carriera di Francesco Totti.
La partita tra Roma e Torino è una delle più interessanti della 14a giornata di Serie A. Entrambe le squadre arrivano da un successo in campionato e, se la Roma cerca i tre punti per avvicinare ulteriormente la zona Champions League, il Torino vuole agganciare la parte destra della classifica, che sarebbe meritata per quello che ha fatto vedere nelle ultime uscite.
Per tutti i tifosi giallorossi, e in particolar modo per Francesco Totti, questa non sarà mai una partita come le altre. Il ricordo del 20 aprile 2016 è ancora fresco e la mente non può che tornare all’ultimo assolo del capitano con la maglia della Roma.
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Roma-Torino, la doppietta di Totti
E’ la stagione 2015/2016, quella del ritorno di Spalletti sulla panchina della Lupa e del polverone causato dall’intervista del numero 10 alla RAI e alla sua successiva esclusione dalla lista dei convocati. Quando viene reintegrato in rosa, però, nel poco spazio che l’allenatore gli mette a disposizione, Francesco ricomincia a fare magie, come succede per esempio a Bergamo, dove è decisivo per il pareggio della squadra.
La settimana dopo all’Olimpico arriva il Torino di Gian Piero Ventura, che non sta ripetendo le due ottime stagioni fatte in precedenza. La Roma, invece, deve inseguire il Napoli per conquistare quel secondo posto in classifica che significherebbe qualificazione diretta alla successiva Champions League. Le cose, però, non si stanno mettendo bene.
Dopo il vantaggio ospite firmato dal Gallo Belotti e il successivo pareggio di Manolas, Martinez riporta in vantaggio i granata. A quel punto, al minuto ’86 Spalletti non può far altro che inserire Totti. E Totti, in appena due minuti e trentotto secondi cambia il mondo. Entra con un calcio di punizione laterale in favore dei giallorossi: cross di Pjanic, spizzata di Manolas e in spaccata Francesco infila il pallone in rete, facendo esplodere l’Olimpico e sorridere amaramente il suo allenatore.
Ma non finisce qui. Mentre lo stadio diventa sempre più una bolgia, Perotti scappa sulla fascia sinistra, punta l’avversario e crossa in mezzo. L’arbitro Calvarese fischia un rigore che non esiste, ma che favorisce la narrazione della partita. Mentre calciatori e tifosi esultano, è ancora Totti a prendere in mano quel pallone che pesa tonnellate. E, come il più freddo dei bomber, calcia un rigore perfetto dove Padelli non può arrivare, firmando il 3-2 finale.
E, così, arriva l’ultimo grande assolo del capitano. Nonostante una partita di metà aprile con il Torino non sia certamente il palcoscenico più importante dove abbia lasciato il segno, nessun tifoso della Roma potrà mai dimenticare quei due minuti e trentotto secondi da favola.
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