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Tom Barrack, miliardario statunitense, sarebbe interessato ad acquistare la Roma, secondo alcuni rumors. Scopriamo chi è e a quanto ammonta il suo patrimonio.

Notizia a sorpresa dagli Stati Uniti: la Roma potrebbe cambiare nuovamente proprietà, ma restando sempre in orbita nordamericana. Come riportato da Tuttosport, Friedkin sarabbe interessato a cedere il club, acquistato solamente nell’estate del 2020, e l’acquirente sarebbe il suo connazionale Tom Barrack.

La cessione della Roma da parte di Friedkin suona un po’ come un fulmine a ciel sereno, e la notizia al momento non ha ancora ricevuto conferme, ma l’eventualità non è poi così assurda. Il club giallorosso non sta andando economicamente come sperato, nonostante la conquista della Conference League nella passata stagione: l’ultimo bilancio ha registrato un rosso di 219 milioni di euro (il peggiore della storia giallorossa), e i problemi col progetto del nuovo stadio potrebbero aver fatto disamorare Friedking al club. I tifosi si preparano quindi a un possibile cambio ai vertici societari.

Chi è Tom Barrack, il possibile nuovo proprietario della Roma

Thomas Joseph Barrack Jr. (questo il suo vero nome) è nato nel 1947 a Culver City, vicino Los Angeles, ed è un importante imprenditore statunitense, noto soprattutto per via del suo fondo di private equity, Colony Capital. Ex-giocatore di rugby a livello universitario e laureato in legge, ha iniziato lavorando in importanti studi legali della California, per poi diventare un imprenditore di successo, soprattutto grazie ai suoi rapporti con la politica e con il mondo arabo.

Infatti, Tom Barrack ha lavorato inizialmente per Herbert W. Kalmbach, l’avvocato personale dell’allora Presidente Richard Nixon, e negli anni Ottanta è stato vice sottosegretario del Dipartimento degli Interni durante l’amministrazione di Ronald Reagan, In quel periodo ha stabilito importanti rapporti commerciali e personali con la monarchia dell’Arabia Saudita e si è arricchito con investimenti nel settore immobiliare, che lo hanno portato a conoscere anche Donald Trump. I due sono sempre stati in ottimi rapporti, tanto che Barrack è stato un importante consigliere e alleato della campagna elettorale di Trump.

Sposato tre volte, sei figli in totale, non sarebbe nemmeno una new entry nel mondo del calcio europeo. Nel 2006, infatti, attraverso Colony Capital aveva acquistato da Canal+ il Paris Saint-Germain, diventando una delle primissime proprietà statunitensi di un club europeo. Nel corso della sua esperienza in Francia, ha conquistato una Coppa nazionale e una Coppa di Lega francese, per poi cedere il club nell’estate 2011 al fondo sovrano del Qatar.

Tom Barrack patrimonio

Ha iniziato ad arricchirsi seriamente nel corso degli anni Ottanta, in particolare da quando, nel 1985, vendette a Trump una quota dei grandi magazzini Alexander; tre anni dopo, vendette sempre a Trump l’Hotel Plaza per 410 milioni di dollari. Nel 1990, Tom Barrack ha quindi fondato Colony Capital, un fondo indirizzato particolarmente all’acquisto e al rilancio di aziende in crisi, ma che opera anche in Medio Oriente.

I suoi investimenti spaziano però in vari settori e aree geografiche, arrivando fino alla Costa Smeralda, in Sardegna, dove possiede gli ex hotel dell’Aga Khan. È inoltre grazie a lui che Jared Kushner – imprenditore e marito di Ivanka Trump, nonché senior advisor durante la presidenza del padre di lei – ha evitato la bancarotta, ricevendo nel 2010 un importante sostegno economico.

Secondo varie fonti, tra cui Fortune, Tom Barrack dovrebbe gestire asset finanziari per 25 miliardi di dollari attraverso Colony Capital, mentre nel 2013 era entrato nella lista dei miliardari di Forbes, che stimava il suo patrimonio personale in 1 miliardo di dollari.

Tom Barrack i problemi legali

Oltre al suo indubbio successo come imprenditore, Tom Barrack ha vissuto negli ultimi anni alcune grosse disavventure legali negli Stati Uniti, a causa dei suoi ben noti rapporti col mondo arabo. Nel 2021, infatti, lui e il suo socio Matthew Grimes sono stati accusati con nove diverse imputazioni per operazioni di lobbying illegale a favore degli Emirati Arabi Uniti, di cui sarebbero stati dei foreign agents. Data anche la sua vicinanza all’ex- Presidente Trump, le accuse fecero molto discutere in America, ma lo scorso novembre Barrack è stato riconosciuto come non colpevole.

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