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A pochi giorni dalla sfida interna contro il Bologna, una notizia ha scosso per l’ennesima volta i tifosi della Roma: Dan e Ryna Friedkin, i proprietari della società, hanno annullato all’ultimo momento il loro viaggio nella Capitale. La loro visita era stata anticipata da voci che parlavano di una presa di coscienza da parte della proprietà riguardo alla situazione critica del club, con il futuro di Ivan Juric sulla panchina sempre più incerto.

Dal clamoroso esonero di Daniele De Rossi, la presenza dei Friedkin alla guida della Roma è sembrata svanire, lasciando spazio all’incertezza e alla mancanza di una visione chiara per il futuro del club. La proprietà è sempre più lontana dalle dinamiche quotidiane della squadra, sebbene non manchino dichiarazioni occasionali di supporto. I risultati negativi in campionato e Europa League non sembrano aver migliorato la situazione e la mancanza di una guida forte e decisionista sta pesando sempre più.

Il recente annullamento del viaggio a Roma da parte dei Friedkin ha alimentato ulteriormente la sensazione che la proprietà non stia affrontando direttamente le problematiche che stanno minando la stagione giallorossa. Da un lato, Ivan Juric, l’attuale allenatore, sembra aver ricevuto segnali positivi dai Friedkin, ma le sue parole in conferenza stampa sembrano evidenziare un malessere crescente, con l’allenatore che ha ammesso di non sapere esattamente quale sarà il suo futuro: “Cosa mi diranno i Friedkin? Non lo so, siamo in contatto. Vedono certe cose positive ma chiaramente non sono soddisfatti dei risultati”.

Un futuro incerto per Ivan Juric e la pista Mancini

Con l’incertezza che continua a aleggiare sulla panchina della Roma, i Friedkin non sembrano aver preso coscienza della criticità della situazione. L’annullamento del viaggio fa chiedere ai tifosi giallorossi da cosa stanno scappando (oltre alle responsabilità). Eppure fino a qualche giorno fa da più parti si parlava di cambiamenti significativi. Il primo nome è stato quello di Roberto Mancini, che avrebbe ricevuto un’offerta per tornare in Italia e guidare la Roma. Il tecnico avrebbe però posto delle condizioni: un contratto biennale, per evitare di essere visto come un semplice traghettatore.

Non solo la panchina, ma anche la parte dirigenziale della Roma potrebbe subire delle modifiche o almeno così sembrava fino ad oggi. Tra le voci più insistenti, si fa il nome di Giovanni Carnevali, attuale amministratore delegato del Sassuolo, come uno dei profili più ricercati per occupare il ruolo di amministratore delegato della Roma. L’arrivo di un nuovo direttore tecnico potrebbe essere altrettanto cruciale per riorganizzare la struttura sportiva della società ma dopo l’esonero di De Rossi e il caos delle ultime settimane le decisioni tardano incredibilmente ad arrivare.