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La Roma è immersa in una crisi senza precedenti, accentuata da decisioni tecniche discutibili e dalla costante assenza della famiglia Friedkin, che non si fa vedere nella Capitale da circa un anno. Dopo aver esonerato Daniele De Rossi dopo appena quattro giornate e poi chiamato Ivan Juric per tentare di dare stabilità, ora la squadra giallorossa è di nuovo alla ricerca di un nuovo allenatore. Questa volta, però, la modalità di selezione scelta dalla dirigenza è davvero inusuale per il calcio italiano: si parla di collaborazione con un’agenzia esterna per trovare il nome del terzo allenatore della stagione.

L’avventura di Ivan Juric alla Roma si è conclusa con un fallimento: appena 53 giorni, pochissimi punti e un’altra sconfitta in casa, questa volta contro il Bologna, che ha convinto i Friedkin a cambiare ancora una volta. I tifosi protestano, i risultati sono disastrosi e, mentre l’attesa cresce per sapere chi siederà sulla panchina giallorossa, l’attenzione si sposta sull’assurdo metodo di selezione che la Roma sta utilizzando.

La ricerca del nuovo allenatore della Roma passa da un’agenzia

La dirigenza ha scelto di collaborare con CAA Base, una società italo-inglese guidata da Frank Trimboli, per individuare il prossimo allenatore della Roma. Questa mossa è decisamente singolare nel contesto del calcio italiano e rappresenta una novità assoluta per il club. Tra i nomi proposti dall’agenzia ci sono candidati di respiro internazionale come Edin Terzic, ex Borussia Dortmund, e Frank Lampard, ex Chelsea. Nessuno di questi profili sembra perfettamente in linea con il tipo di allenatore che potrebbe risollevare la squadra considerando soprattutto che la rosa è stata costruita da Daniele De Rossi

Accanto ai profili stranieri, spuntano anche alcune opzioni italiane. La Roma starebbe infatti vagliando anche Roberto Mancini, ex ct dell’Italia e reduce dall’esperienza in Arabia Saudita. Ma il passato biancoceleste del tecnico potrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile. In alternativa, si fanno i nomi di Claudio Ranieri, sempre pronto a correre in aiuto della squadra della sua città, o di Maurizio Sarri, che preferisce subentrare a inizio stagione e che potrebbe puntare a subentrare al Milan, qualora la situazione di Fonseca precipiti. Infine, c’è anche Massimiliano Allegri, il candidato preferito dai tifosi giallorossi, ma difficilmente accessibile.

Il caso Dybala: un rinnovo che crea tensioni

Oltre ai problemi tecnici, la Roma deve gestire la delicata situazione di Paulo Dybala. Il contratto dell’argentino prevede infatti un rinnovo automatico al raggiungimento di 15 presenze stagionali, ma questo vincolo ha sollevato diverse ipotesi. Alcuni addetti ai lavori sostengono che il possibile rinnovo potrebbe aver innescato tensioni interne. La questione di Dybala sembra aver creato attriti soprattutto considerando che l’argentino era stato ad un passo dalla cessione.

Il suo dietrofront aveva sorpreso tutti, anche lo stesso Daniele De Rossi che però aveva accettato con entusiasmo la possibilità di poter avere in rosa un talento come Dybala. Resta però il dubbio che la squadra fosse stata costruita senza considerare la permanenza dell’ex Juventus. Il suo ingaggio pesa sulle casse e il rinnovo automatico ha creato numerosi dissapori.

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