Come se non bastassero i risultati deludenti e una proprietà che non prende posizione, la Roma sta attraversando un altro momento di forte tensione, con le scelte di Ivan Juric al centro di alcune polemiche. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda la rinuncia a Paulo Dybala per la partita contro il Bologna, una decisione che ha sorpreso molti, incluso lo stesso attaccante argentino. Ma, come si apprende da Il Messaggero, la questione potrebbe nascondere qualcosa di più profondo rispetto a un semplice infortunio.
Il tecnico giallorosso, in conferenza stampa, ha anticipato l’esclusione di Dybala dalla lista dei convocati, dichiarando che l’argentino non sarebbe stato a disposizione per la sfida contro il Bologna. Una scelta che ha sorpreso il giocatore, il quale si aspettava di dover sostenere un provino nel pomeriggio, come precedentemente concordato con lo staff tecnico. Questo avrebbe dovuto testare le sue condizioni e, in base al risultato, Juric avrebbe potuto decidere se rischiare o meno il suo impiego.
Invece, Juric ha preso la decisione senza passare dal test previsto, dando subito l’annuncio in conferenza stampa. La reazione di Dybala è stata quella di un giocatore deluso, con il morale già basso per via di un periodo difficile e gli infortuni che lo tormentano da tempo. Il tecnico, pur avendo ragione nel confermare che l’infortunio escludeva di fatto l’attaccante, ha quindi anticipato la decisione con un certo brusco, il che potrebbe inasprire ulteriormente il rapporto tra i due.
Un infortunio per evitare polemiche e il rinnovo automatico?
Juric ha spiegato in conferenza che Dybala ha avvertito un fastidio muscolare già in Belgio durante il riscaldamento e che tale sensazione si è ripresentata anche durante l’allenamento a Trigoria. L’allenatore ha cercato di minimizzare la situazione, definendo il problema come un “fastidietto” che impediva al giocatore di essere disponibile per la partita contro il Bologna. Un’infrazione minore, quindi, che non basta per giustificare il forfait del giocatore.
L’esclusione di Dybala da una partita così importante ha sollevato alcune domande. In tanti, infatti, hanno ipotizzato che dietro alla scelta di Juric ci fosse una strategia societaria per evitare che il contratto di Dybala scattasse automaticamente. Il contratto dell’attaccante argentino, infatti, prevede che, qualora raggiungesse le 15 presenze in stagione (attualmente ne ha 12), scattasse un rinnovo automatico con un conseguente aumento dell’ingaggio.
Alcuni hanno speculato che Juric possa aver voluto rinunciare al giocatore per non rischiare che scattasse la clausola del contratto, ma questa teoria viene smentita dagli ambienti romanisti, che affermano che la decisione è stata presa per ragioni puramente tecniche e non economiche. Juric punterà quindi su Mati Soulé, Tommaso Baldanzi e Niccolò Pisilli, tre giovani calciatori che dovrebbero rappresentare il futuro della Roma. Altro segnale di un Dybala probabilmente sempre più lontano dalla Capitale.