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La storia di Rodney Strasser, centrocampista della Sierra Leone, è indicativa di quanto il calcio possa essere uno sport strano, sorprendente e assolutamente imprevedibile. La maggior parte dei protagonisti delle grandi vittorie dei rispettivi club contribuiscono a esse con prestazioni maiuscole frutto di continuità. Altri, invece, semplicemente dimostrano di poter stare al posto giusto nel momento corretto. Poi ci sono le vie di mezzo. Ovvero quei giocatori che effettivamente, pur giocando poco, danno un contributo fondamentale per la conquista di un titolo. Per poi magari sparire dai radar del grande calcio.

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Strasser Milan, il gol da scudetto

Classe 1990 di Freetown, Strasser aveva iniziato la sua carriera giovanile nel Kallon, squadra nigeriana che portava l’omonimo cognome dell’ex Reggina e Inter, diventato proprietario, Presidente e allenatore del club. Nel 2007 fu proprio il Milan ad acquistarlo per farlo aggregare prima alla Berretti e poi alla sua selezione Primavera, con la quale peraltro il ragazzo vincerà la Coppa Italia 2009/2010.

Nel frattempo, già nel 2008, Rodney Strasser aveva esordito in Serie A, in una gara contro l’Udinese. L’africano, mastino di centrocampo, si era fatto ammonire neanche 5 minuti dopo, trovando dunque la sua prima sanzione nel campionato di massima serie nostrana. Per rivedere il campo con la prima squadra Strasser impiegò un altro anno, giocando un Milan-Cagliari 4-3 del novembre 2009. E proprio il Cagliari rappresenterà un’incredibile opportunità per il destino del giocatore.

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La stagione è la 2010/2011. Il Milan è primo in classifica ma deve difendersi dall’assalto delle inseguitrici. Al Sant’Elia la gara non si sblocca e Allegri, per cercare di dare vigore al centrocampo ma anche un pizzico di qualità in più, manda dentro proprio Rodney Strasser al posto di Gattuso, che gli aveva lasciato spazio già nel suo esordio in Champions League, contro l’Auxerre. Peraltro, anche in questo caso, Strasser si fece ammonire a tempo di record, ovvero un minuto dopo il suo ingresso in pieno recupero.

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Il Milan preme, servono 3 punti per avvicinare un pezzo considerevole di Scudetto in una giornata potenzialmente decisiva. E all’85’ i rossoneri trovano la rete della vittoria. A segnarla, incredibilmente, è proprio Strasser, che sfrutta un assist di Cassano per trovare la prima segnatura in Serie A e nella carriera. Quei tre punti saranno oltremodo determinanti per il Milan in vista del cammino Scudetto, conclusosi poi positivamente. Il campionato vinto con la squadra rossonera sarà l’unico trofeo nella carriera dell’africano.

La discesa e poi le tante esperienze

Nell’anno successivo Strasser – del cui cartellino il Milan aveva riscattato anche la seconda metà, appartenente al Genoa – finisce in prestito al Lecce. Rodney Strasser fa il titolare, gioca 12 partite e segna una rete nella prima parte di stagione. Ma a gennaio 2012, durante una gara contro la Juventus, si rompe il malleolo della caviglia sinistra e addirittura viene rispedito al Milan, anche come parziale pagamento per il terzino Mesbah. Strasser è sfortunatissimo perché si procura un infortunio simile durante un allenamento ad aprile, finendo la stagione in anticipo. Dopo questi infortuni la sua carriera resterà ancorata a uno sviluppo mediocre.

Resta al Milan anche nella stagione 2012/2013 ma gioca soltanto una gara. Così, a gennaio, viene dato in prestito al Parma, dove però giocherà solo 2 partite. Viene acquistato dal Genoa – stavolta nell’ambito dell’operazione Constant – e girato immediatamente alla Reggina, con cui finalmente troverà una discreta continuità (22 gare) senza strafare in Serie B. Il ragazzo sembra di nuovo integro fisicamente e vuole riprovare la scalata alla massima serie. Resta quindi in rossoblu ma per 6 mesi non vede il campo. Ritorna in Serie B, a Livorno, giocando però anche qui pochissimo (solo 2 presenze). Addirittura finisce in prestito alla Lupa Castelli Romani (ora Racing Club Roma) per la stagione 2015/2016, prima di tentare le avventure all’estero con NK Zagabria e Gil Vicente.

Dopo l’ennesimo ritorno senza presenze a Genova, Rodney Strasser sposa la causa del Villafranca, con cui ha giocato fino alla scorsa stagione. Attualmente il ragazzo ha firmato un contratto annuale con il TPS, squadra finlandese. E quel gol al Cagliari rischia di rappresentare l’unico – seppur grandissimo – momento di spicco di una carriera sfortunata.

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