La cocente eliminazione negli ottavi di finale di Euro 2024 porta ancora strascichi: via alla rivoluzione, arrivano Giuntoli e Marotta
Sabato 29 giugno si è consumato il grande scempio: l’eliminazione dell’Italia negli ottavi di finale di Euro 2024, per una cocente delusione che ha ancora vivi gli strascichi. La sconfitta contro la Svizzera è arrivata dopo una prestazione davvero in ombra da parte degli Azzurri, mai veramente capaci di dare l’impressione di poter e voler vincere quella gara. Il migliore in campo è stato Donnarumma 25 anni, e già questo dev’essere esplicativo riguardo la prova incolore della Nazionale. Nella conferenza stampa di ieri, chi si aspettava le dimissioni del presidente federale Gabriele Gravina, 70 anni, o di Luciano Spalletti, 65 anni, è rimasto deluso. Nessuno dei due ha deciso di lasciare, ma anzi, hanno entrambi rilanciato il progetto in vista del Mondiale 2026. Un evento a cui l’Italia deve partecipare assolutamente, considerato come manchi dall’edizione 2014, perché nelle ultime due non si è qualificata. E così, in attesa di vere e proprie riforme più corpose, già si valutano i primi provvedimenti nell’immediato. Il tema dei giovani è sempre più centrale: ne ha parlato in conferenza stampa anche il Ct, spiegando l’intenzione di ringiovanire ulteriormente la rosa dei convocati. Gravina, che ha distribuito le colpe un po’ a tutti, dai campionati alle leghe fino a tutto l’impianto federale, ha anche fatto un appello a tutte le parti coinvolte, per un aiuto ed una collaborazione proficua che possano far invertire la rotta.
Italia
Gravina ha puntato il dito anche e soprattutto nei confronti della Lega di Serie A: nel marzo prossimo vi saranno le elezioni per il nuovo presidente ed in attesa del voto che potrebbe cambiare la governance, si tenta di limare se non appianare del tutto le frizioni con via Rosellini per quanto riguarda le norme federali. Ecco perché l’obiettivo di Gravina è potenziare la commissione tra la Federcalcio e la Serie A inserendo una sorta di “grandi saggi”, dirigenti in grado, grazie alla loro esperienza, di portare un percorso nuovo di condivisione, anche con scelte strategiche ben precise. Quattro i saggi che saranno coinvolti: Giuseppe Marotta, 67 anni, presidente ed amministratore delegato dell’Inter nonché già consigliere della Federcalcio, Cristiano Giuntoli, 52 anni, Football Director della Juventus, Giovanni Sartori, 67 anni, direttore sportivo del Bologna ed Umberto Marino, direttore generale dell’Atalanta oltre che consigliere eletto della Lega di A. I quattro avranno un ruolo operativo ed aiuteranno anche nello sviluppo e nella valorizzazione dei giovani calciatori italiani, per un meccanismo che si inceppa nel salto dei talenti delle Under che dominano l’Italia ed il Mondo con le rispettive selezioni alla Nazionale maggiore. Gravina ha sottolinato, nella conferenza di ieri, come vi siano troppi stranieri in Italia: da qui il lavoro dei quattro saggi che dovranno trovare soluzioni in grado di accontentare tutti. Non un’impresa semplice, ma da qualche parte si dovrà pur ripartire per evitare figure come quelle viste in questa rassegna continentale.